Il Titanic: tutte le domande che ti sei sempre fatto hanno una risposta

Sapevi, per esempio, che il vero tallone d'Achille del Titanic era il timone? O che la prima nave di soccorso giunse sul luogo della tragedia un'ora e mezza dopo l'inabissamento?

Alle 23.40 del 14 aprile del 1912 il Titanic si scontrò contro l'iceberg che ne provocò il successivo inabissamento. Fu una tragedia che costò la vita a 1.518 passeggeri e ai 900 uomini dell'equipaggio. Poi il film di James Cameron, che debuttò per la prima volta nelle sale il 18 novembre del 1997, e la memoria di quel che accadde nella terribile notte tra il 14 e il 15 aprile di quasi cent'anni prima è divenuta una sorta di narrazione collettiva. Quando si parla di Titanic, oggi, sembra difficile separare la fiction, ciò che è invenzione della settima arte, da ciò che, invece, è realmente accaduto. Quali sono, quindi, le domande più frequenti quando si parla di Titanic? In che cosa il film è diverso dalla realtà storica? Fino a che punto l'immaginazione coincide con la cronaca di una delle peggiori tragedie mai viste in mare?

Il Titanic: la storia

Attenzione: parliamo della storia del Titanic, non della trama del film Titanic. Di pellicole tratte dalle cosiddette “storie vere” il mondo del cinema è assai ricco. Ma accade che il pubblico spesso faccia coincidere la “storia vera” con quella che vede sul grande schermo, dimenticando che quest'ultima è un adattamento della prima.

A essere precisi, il nome di quello che doveva essere il re dei mari, era RMS Titanic. E non fu, diciamolo fin da subito, un unicum: era infatti il secondo di un trio di transatlantici, che comprendeva anche i due “fratelli” Olympic e Britannic. I tre colossi del mare erano nati per assicurare un collegamento settimanale di linea con l'America e per fare un po' di concorrenza a un cantiere navale rivale. Il senso di magnificenza che le prime scene del film Titanic suscitano nello spettatore, tuttavia, non è fuori luogo. Il Titanic doveva essere a tutti gli effetti una nave in grado di stupire il mondo intero: costruito nei cantieri Harland and Wolff di Belfast, il transatlantico rappresentava il meglio della tecnologia navale di quell'epoca ed effettivamente riuscì a battere ogni record in fatto di lusso e di dimensioni.

Arriviamo al tanto atteso momento della collisione: il Titanic si scontrò con un iceberg E l'impatto effettivamente provocò l'apertura di alcune falle sotto la linea di galleggiamento. Vennero allagati i primi 5 compartimenti stagni di questo colosso del mare e bastarono solo 2 ore e 40 perché si spezzasse letteralmente in due – esattamente come si vede nel film – e si inabissasse per sempre. I superstiti della tragedia furono solo 705 persone e i fatti suscitarono un grandissimo clamore mediatico.

Tutto chiaro? Più o meno visto che ci sono molte domande a cui la sintesi (o il film del Titanic) non riesce a dare una risposta puntuale. Abbiamo quindi cercato di mettere insieme quelle che vanno per la maggiore e, navigando nel mare di informazionI, abbiamo trovato una risposta (semi)soddisfacente per tutte.

Chi ha costruito il Titanic?

Il Titanic fu una nave inglese: venne costruito dalla White Star Line, che è stata una delle più famose compagnie navali britanniche. La compagnia aveva sede a Liverpool e nacque nel 1845. Una curiosità che forse non sapevi: tutte le navi che sono state progettate dalla White Star Line avevano un segno di riconoscimento, cioè la desinenza -ic al termine del nome. Oltre al Titanic, infatti, c'era l'Oceanic (nato nel 1871), l'Atlantic (del 1871), l'Adriatic (del 1872), il Celtic (sempre del 1872). Inoltre, prima si è accennato alla rivalità tra il cantiere del transatlantico e un'altra compagnia: il parto trigemellare della White Star Line era stato programmato per compromettere il “monopolio” di altri due grandi fratelli del mare: Lusitania e Mauretania, transatlantici della Cunard Line, adibiti al trasporto di personale civile sulle stesse rotte del cantiere di Liverpool.

Chi ha soccorso il Titanic dopo l'impatto con l'iceberg?

Dopo i fiumi di lacrime versati per la tragica fine dell'amore tra Jake e Rose, ti sarai chiesto per un momento come hanno fatto a salvarsi i sopracitati 705 sopravvissuti. Nel modo più prosaico che potresti pensare: attraverso le scialuppe di salvataggio. Furono davvero poche le persone che ce la fecero pur trovandosi a bordo della nave nelle ore successive all'impatto con l'iceberg. La prima nave che giunse sul luogo della tragedia era L'RMS Carpathia, un transatlantico britannico appartenente proprio alla Cunard Line. La nave arrivò dopo aver percorso una difficile navigazione attraverso i campi di ghiaccio, alle 4 di notte del 15 aprile, circa un'ora e mezzo dopo il naufragio del Titanic. Nel corso delle ore successive l'equipaggio fece salire a bordo i 705 superstiti e le lance di salvataggio. Ripartì per New York, dove giunse il 18 aprile.

Come era costruito il Titanic?

All'inizio del film Titanic, la nave veniva presentata come praticamente inaffondabile. Ed effettivamente presentava il più alto grado di avanzamento tecnologico mai visto in ambito di ingegneria navale. Nell'immaginario collettivo si crede che il punto debole della nave fossero le tanto elogiate pareti della murata, che vennero “bucate” dall'iceberg come un coltello taglia il burro. Invece, non andò proprio così. Ciò che è emerso a studi successivi, supportati dalla tecnologia moderna, è che le lamiere della murata non si sono piegate ,ma "crepate": si crearono come delle spaccature in corrispondenza delle giunture chiodate che fecero entrare l'acqua attraverso 6 diverse piccole falle.

Forse il più grande errore nella costruzione del Titanic stava nel timone, le dimensioni del quale, nonostante non fossero inferiori a quelle previste dalla legge per una nave di quelle dimensioni, non erano comunque ottimali. Secondo i ricercatori della Titanic Historical Society,

il timone lungo e stretto del Titanic era una copia di quello di una nave del XVIII secolo. Confrontato con il timone del Mauretania o del Lusitania, il timone del Titanic era più piccolo. Apparentemente nessuna miglioria progettuale fu intrapresa per dare ad una nave lunga 270 metri la possibilità di virare rapidamente ed evitare la collisione con un iceberg. Questo era il suo tallone d'Achille.