Trainspotting: 20 anni dal film culto

20 anni fa usciva in Italia il film che ha segnato per sempre il mondo del cinema pulp: Trainspotting

Trainspotting usciva sui grandi schermi inglesi il 23 febbraio del 1996, ma ha debuttato in Italia solo il 4 ottobre dello stesso anno, segnando per sempre il mondo del cinema pulp.

In vent'anni tutto di quel film è diventato un culto: i dialoghi, la colonna sonora, i personaggi. Un impatto del genere forse lo ottenne solo Arancia Meccanica, l’opera di Kubrick che il giovane Danny Boyle sceglie di citare nel suo secondo film. Un omaggio silenzioso (le scritte sulle pareti del Volcano, il locale dove Rent conosce Diane, sono le stesse del Korova Milk Bar, il ritrovo dei drughi) che però attira la buona sorte sul film.

Per la prima volta in un film, Trainspotting descrive la storia del tossicodipendente Mark e dei suoi amici, ladri, sudici, drogati ed egoisti, da un punto di vista interno.

La telecamera è spesso a livello di pavimento e ci fa entrare nella volutamente cruda e realistica vita di un eroinomane.

Il regista, subito dopo l'uscita del film fu accusato di incoraggiare l'uso di droghe tra i giovani. Del resto, dalle stesse insinuazioni si era dovuto difendere anche Irvine Welsh, l’autore del libro omonimo da cui è tratto il film di Boyle.

"È ridicolo la gente non fa uso di droga per i film che guarda, ma per come si mettono le cose nella loro vita, con le ragazze, il gruppo di amici. E tutto quello che si può fare è dire la verità: il motivo per cui la gente si fa di eroina è che ti fa sentire tremendamente bene", ha risposto il regista, in un'intervista pubblicata sul numero di marzo del 1996 del mensile britannico Dazed & Confused.

Il film lascia da parte per la prima volta ogni giudizio morale, e ogni tentativo di occultare lo squallore: nessuna censura. Tutti i componenti della classe medio borghese che hanno scelto "un lavoro, una carriera, una famiglia" vivono vite deprimenti, senza mai fare a meno dell’ironia.

Il rude umorismo scozzese è il filo conduttore, e nella versione originale del film l'accento dei protagonisti è talmente forte che alcuni dialoghi sono persino sottotitolati.

Come ormai saprete tutti Mark, Sick Boy, Spud e Tommy presto torneranno in Trainspotting 2: ecco tutti i dettagli.