True Spirit, l'incredibile (e controversa) storia vera dietro il film Netflix

Arriva in streaming dal 3 febbraio il biopic di Sarah Spillane con Teagan Croft nei panni della velista australiana Jessica Watson

La dibattuta avventura che ha reso (per poco) Jessica Watson la persona più giovane a fare il giro del mondo in solitaria in barca a vela debutta su Netflix. Dal 3 febbraio è disponibile in streaming sulla piattaforma True Spirit, il biopic che la regista Sarah Spillane ha dedicato al "vero spirito" della velista australiana. Ma qual è la storia vera che ha ispirato il film e perché il record reclamato da Jessica non le è mai stato riconosciuto?

True Spirit, storia vera dietro il film

Figlia di Julie (Anna Paquin) e Roger (Josh Lawson), una coppia di neozelandesi che si sono trasferti in Australia nel 1987, Jessica Watson  (Teagan Croft) vive a Queensland con le sorelle Emily (Bridget Webb) e Hannah (Molly Belle Wright) e il fratello Tom (Stacy Clausen). Fin dall'infanzia, i quattro navigano in barca a vela e ad appena 11 anni Jessica, leggendo il libro Lionheart: A Journey of the Human Spirit di Jesse Martin, comincia a maturare l'idea di circumnavigare il globo in solitaria.

Allenata dal suo mentore Ben Bryant (Cliff Curtis), Jessica allestisce l'imbarcazione (uno sloop modello Sparkman & Stephens 34 lungo 10.23 metri, ribattezzato Ella's Pink Lady) e si prepara ad affrontare alcune delle tratte oceaniche più pericolose al mondo. 

Nonostante una collisione con un cargo da 63.000 tonnellate durante una prova in mare da Brisbane, la giovane velista sfida dubbi e pregiudizi di chi la bolla come un'irresponsabile priva d'esperienza e si imbarca il 18 ottobre 2009. Il suo viaggio dura quasi un anno e finisce il 15 maggio 2010.

True Spirit, Netflix celebra Jessica Watson

Le tappe del viaggio di Jessica Watson, partita dal porto di Sydney, sono Tonga, l'equatore, Kiritimati, Point Nemo, Capo Horn, le Falkland, il Meridiano di Greenwich, Capo di Buona Speranza e Capo Agulhas, il punto più a sud dell'Africa. In totale, è in mare per 210 giorni e ritorna a Sydney per completare l'impresa tre giorni prima di compiere 17 anni. Sul suo blog documenta la rotta seguita e i problemi tecnici che deve affrontare.

Il suo record non è riconosciuto perché si calcola che la distanza percorsa da Jessica è di 19.631,6 miglia nautiche, meno della distanza minima stabilita dal WSSRC (il World Sailing Speed Record Council) per omologare un primato. Un viaggio che non oltrepassa la soglia di 21.600 miglia nautiche (pari alla circonferenza terrestre) non è considerato una circumnavigazione del globo. Bisognerà aspettare il 2021 per vedere battuto davvero il record di Jesse Martin: è la 16enne olandese Laura Dekker a concludere una circumnavigazione completa e in piena regola partendo da Gibilterra. 

Poco importa: Jessica rivendica (anche sui social) di essere la più giovane velista a compiere il giro del mondo in solitaria, non-stop e senza assistenza, e ha raccontato la sua impresa nel libro autobiografico True Spirit, vincitore nel 2011 dell'Australian Book Industry Award (ABIA) nella categoria non-fiction.

Foto: Netflix