Un altro lutto nel mondo del cinema: ci lascia Donald Ranvaud

Donald Ranvaud era un poliedrico critico, sceneggiatore e produttore inglese

Donald Ranvaud era un poliedrico critico, sceneggiatore e produttore inglese, da molti definito un uomo in grado di vivere il cinema a 360 gradi.

La notte tra il 4 e il 5 settembre ci ha lasciati all'improvviso per colpa di un attacco di cuore che lo ha sorpreso nella sua stanza d'albergo a Montreal, in Canada.

Donald aveva 62 anni ed era uno dei giurati del Montreal World Film Festival del 2016. E' morto proprio l'ultimo giorno di festival, lasciando tutti un po' più tristi.

Mike Downey, l'amico e collega con cui Donald avrebbe dovuto cenare l'ultimo giorno di festival, ne dipinge un ritratto molto commosso su Variety, dove lo definisce un uomo universale.

Ranvaud era nato in Italia, a Firenze nel 1953, e noi italiani ancora lo ricordiamo al festival di Torino del 1990, dove presentò con Ninni Bruschetta e Francesco Calogero il bizzarro Visioni private.

Il produttore è stato candidato agli Oscar per il capolavoro City of God di Fernando Meirelles, ed era un fraterno amico di Bernardo Bertolucci.

Come produttore aveva all'attivo diversi titoli tra cui The Constant Gardener, Addio mia concubina, Central do Brasil, e la Salomé di Al Pacino.

E poi aveva pubblicato importanti saggi critici e libri di cinema, come il libro intervista sull'amico Bertolucci.

Ci ha lascito un inedito: Sweet Democracy, diretto da Michele Diomà, con l'attore premio Nobel Dario Fo.

"Donald era un uomo libero, una persona onesta e di grande ironia, per me un padre adottivo cinematografico. Mi mancherà moltissimo e ne sentirà la mancanza anche chi ha amato il suo modo di fare cinema, indipendente, coraggioso e poetico.

Ce la metterò tutta per portare avanti le sue idee sul cinema", ha dichiarato Michele Diomà.

Con lui scompare un vero e proprio personaggio di spicco più unico che raro: mancherà a tutto il cinema, e al mondo della cultura in generale.

Fonte foto: Facebook