Veloce come il vento: molto più che un Fast and Furious all'italiana

Il film diretto da Matteo Rovere è uno dei migliori prodotti del nostro cinema degli ultimi anni

Se si vuole realizzare un bel film dove le auto sportive sono tra le protagoniste non sono necessari gli eccessi (nella trama, negli effetti speciali e in tanti altri aspetti) tipici della saga di Fast and Furious, lo ha dimostrato il regista Matteo Rovere con il suo Veloce come il vento, film liberamente basato sulla vita di Carlo Capone, campione di rally negli anni '80. Prima di girare questa pellicola il filmmaker romano aveva diretto solamente altri due lungometraggi: Un gioco da ragazze e Gli sfiorati, film che non hanno avuto un grande successo nelle sale cinematografiche e che in pochi ricordano. Veloce come il vento è invece un'opera di tutt'altro livello, la migliore tra quelle finora realizzate da Matteo Rovere. Nel panorama italiano è difficile trovare qualcosa di simile che anche solo si avvicini a questa pellicola, soprattutto considerato il suo particolare genere, quello sportivo / drammatico. Non è un azzardo quindi definire Veloce come il vento un'opera unica che nella cinematografia nostrana mancava. L'Italia è famosa, tra le altre cose, per le sue auto, le sue moto sportive e per la passione degli italiani per i motori: Matteo Rovere è riuscito a portare tutti questi elementi sul grande schermo, inserendoli all'interno di una trama intrigante e affascinante.

Veloce come il vento: nel cast un fenomenale Stefano Accorsi e una sorprendete Matilde De Angelis

Protagonista di Veloce come il vento è Stefano Accorsi. L'attore bolognese non ha certo bisogno di presentazioni, le sue qualità come attore sono note, ma nel film di Matteo Rovere riesce ugualmente a sorprendere, anche chi non lo ama particolarmente in questo caso non potrà storcere il naso di fronte all'ottima prova attoriale fornita dall'artista emiliano. Non è un ruolo per nulla facile quello che interpreta Stefano Accorsi: il suo personaggio è Loris De Martino, un ex pilota dotato di grande talento che ha abbandonato da tempo il mondo delle corse automobilistiche e ora deve fare i conti con i propri problemi di tossicodipendenza. Per recitare questo ruolo l'attore bolognese ha dovuto anche perdere diversi chili, entrare nella sua psicologia del suo personaggio e capirlo a fondo.

In Veloce come il vento sorprende anche la protagonista femminile del film, la giovanissima Matilde De Angelis: vedendo il film è difficile credere che questa sia stata la sua prima prova da attrice. Il suo ruolo è quello di Giulia De Martino, la sorella di Loris anche lei giovane pilota di talento: una parte questa nella quale si è calata perfettamente, riuscendo a trasmettere la giusta tensione nei momenti salienti del film. Non si esagera di certo dire che grazie a questo film si è scoperta un'attrice di talento che potrà ritagliarsi in futuro un ruolo importante all'interno del panorama cinematografico italiano. Completano il casto Paolo Graziosi, Lorenzo Gioielli e Roberta Mattei.

Veloce come il vento: un film che piacerà anche a chi non è appassionato di motori

Veloce come il vento racconta il difficile rapporto tra i due fratelli De Angelis rimasti orfani, separati dai problemi con la droga di Loris ma uniti dalla comune passione per i motori e le corse in auto. Ridurre questo film alle macchine veloci, alle gare e al lato sportivo sarebbe un grave errore, il film di Matteo Rovere è infatti molto più di e proprio per questo motivo siamo certi Veloce come il vento piacerà anche a chi generalmente non ama le pellicole sui motori. Anche se non siete fan di pellicole come quelle della saga di Fast and Furious o simili non abbiate paura ad avvicinarci all'opera del regista romana, saprà conquistarvi ugualmente. E se invece siete alla ricerca di qualcosa proprio nel genere di Fast and Furious, anche in questo non rimarrete delusi decidendo di vedere questo film. Non è esagerato affermare che Veloce come il vento sia uno dei migliori film italiani degli ultimi dieci anni.

Voto: 8

Frase:
“Nostro signore nel sangue che corre nel buio delle vene, reggi il mio braccio sul volante, regola la forza dei miei piedi su acceleratore e freno, proteggimi e fa che niente mi accada"

Fonte foto copertina: facebook.com/StefanoAccorsiOfficial/