Venezia: la Mostra apre con Il mercante di Venezia di Orson Welles

La Mostra d'arte apre la sua 72ma edizione con l'anteprima mondiale di un film inedito e creduto perduto di Orson Welles, Il mercante di Venezia del 1969

Il cinema è il cinema, questo ebbe a dire, definendo la settima arte, Jean-Luc Godard. Certamente il cinema è stato, negli anni Cinquanta e Sessanta, fra le cose più importanti nella vita di molte persone, forse in alcuni momenti la cosa più importante dell’intera società occidentale. Oggigiorno forse le cose non staranno più così ma è certo che il cinema ancora non è morto e tantomeno museificato, c’è ancora e spesso le kermesse istituzionali sono uno dei momenti migliori per riflettere sullo stato dell’arte del cinema, ma anche per celebrare il cinema stesso e i suoi grandi autori.

Quest’anno la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia sarà inaugurata da Orson Welles, con un suo film ritrovato e restaurato, Il mercante di Venezia, quarto film che il grande regista americano ha tratto da un’opera di William Shakespeare.

Nella serata di preapertura, cioè martedì 1° settembre, con la doppia proiezione in prima mondiale de Il mercante di Venezia del 1969, opera che si pensava perduta e invece ritrovata e restaurata e della versione in italiano che Orson Welles fece del su Otello del 1951. Sarà con questo omaggio veneziano che la Mostra d’Arte si presenterà al mondo.

Il mercante di Venezia fu uno dei molti progetti sognati e accarezzati da Orson Welles il quale riuscì a realizzarlo girandolo con costumi settecenteschi tra Venezia, Roma, Asolo e la costa dalmata. Il film fu terminato grazie ai finanziamenti che lo stesso Welles trovò dopo che il canale televisivo CBS smise di finanziarne la produzione. Orson Welles, in qualità di miglior biografo di se stesso, non si fece mai mancare l’opportunità di alimentare il suo mito di regista dannato e sfortunato, così nel 1982 raccontò del furto del negativo della pellicola del film, furto avvenuto in modo mai del tutto chiarito, così come l’eventuale scomparsa del rullo del sonoro accaduto subito dopo un’anteprima privata fatta a Roma sempre nel 1982.

Di fatto, del film si avevano solo alcuni frammenti sparsi nella Cineteca del Friuli, presso gli archivi di Cinemazero, la Cineteca Nazionale francese, quella di Bologna e al Filmmuseum di Monaco di Baviera. Ora i nuovi ritrovamenti hanno reso possibile la restaurazione, supplendo a qualche lacuna audio con degli inserti con registrazione wellesiane d’epoca e con l’uso di intertitoli.

Apertura storica, in tutti i sensi, quella che la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia di quest’anno terrà per celebrare il cinema e, nel centesimo anno dalla sua nascita, l’immenso Orson Welles.

a cura della redazione