Viola Davis da record: è prima donna di colore a ricevere tre nomination all'Oscar

L'interprete di Barriere, Viola Davis, si porta a casa ben 3 nomination all'Oscar: che record!

Dopo la polemica dell'anno scorso (ricordate #OscarsSoWhite?), le cose sembrano finalmente cambiate agli Oscar: Viola Davis è la prima donna di colore a ricevere ben 3 nomination alla statuetta dorata.

La Davis non è solo una grande attrice, ma sarà ricordata anche per un primato che nasconde lunghi anni di lotte e polemiche. Star de Le regole del delitto perfetto di Netflix, Viola, è stata nominata agli Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista per il suo ruolo in Barriere, film diretto e interpretato da Denzel Washington.

In passato era già stata nominata anche per The Help (2012) e Il Dubbio (2008).

L'hashtag #OscarsSoWhite

Nelle edizioni 2015 e 2016 l'Academy non aveva candidato nemmeno un artista di colore, con conseguente boicottaggio della cerimonia da parte di molti attori.

Viola Davis stessa aveva spigato che per un attore nero è molto difficile trovare ruoli che non siano i soliti stereotipi politicamente corretti. Una critica sostenuta anche da altre star, come Daniel Radcliffe o Taraji P. Henson e Denzel Washington.

Quest'anno invece sono candidati, oltre alla Davis e a Washington anche Mahershala Ali, Octavia Spencer, Ruth Negga e Naomie Harris.

Secondo molti la Davis ha tutte le carte in regola per vincere l'ambita statuetta grazie alla sua interpretazione Barriere (film che le è già fruttato un Golden Globe all'inizio del 2017).

"Ringrazio l'Academy per il riconoscimento di questa straordinaria, importante pellicola, e per il mio lavoro in essa. Grazie Denzel, per essere stato al timone", ha detto appena ha saputo della candidatura.

Barriere, un film ambientato negli anni '50

Un padre di famiglia di origini afroamericane, Troy Maxton, si ritrova a dover fronteggiare i problemi razziali dell'America degli anni '50 mentre cerca di sbarcare il lunario, far crescere i figli e tenere unita la famiglia. Ex giocatore di baseball, lavora ora come spazzino ma suo figlio Cory sogna di poter coronare quello che un tempo era il sogno del padre: essere un campione sportivo.