I 10 migliori film prodotti da Vittorio Cecchi Gori

La lista dei 10 migliori film prodotti da Vittorio Cecchi Gori nel corso della sua lunga carriera di produttore cinematografico.

Nel corso della sua lunga carriera imprenditoriale, Vittorio Cecchi Gori ha prodotto tantissimi film: tra questi, come non ricordare Il Postino del 1994, diretto da Michael Radford con Massimo Troisi e La vita è bella di Robert Benigni. Scopriamo insieme i 10 migliori film prodotti da Vittorio Cecchi Gori. 

Vittorio Cecchi Gori film: da Borotaco Grandi Magazzini

Iniziamo la nostra lista con Borotalco, film diretto da Carlo Verdone, arrivato al cinema nel 1981. La storia ruota intorno a Sergio Benvenuti, un ragazzo di Roma e alquanto ingenuo, che trova lavoro come venditore di una collana musicale per una casa editrice. In realtà, il ragazzo inizia a millantare conoscenze mendaci, spacciandosi per un uomo di mondo, dopo essere entrato in possesso delle chiavi di casa di un truffatore con la T maiuscola. 

Passiamo, poi, a Attila flagello di Dio, film del 1982, diretto da Pipolo e Franco Castellano: a Milano, vive un gruppo di barbari che, nella vita si dedica alla caccia. Le donne, invece, sono impegnate nella coltivazione del riso. L’equilibrio della società viene messo in bilico quando arrivano i Romani, che fanno razzia di donne e bestiame, rubando tutto. Pertanto, i Barbari decidono di partire per la volta di Roma e saccheggiarla totalmente. 

C'è, poi, Acqua e Sapone, film diretto da Carlo Verdone e arrivato al cinema nel 1983: un laureato inizia a lavorare come bidello presso una struttura religiosa, dove - però - invece di lavorare come bidello, fa credere a tutti di essere un sacerdote e, grazie a questo escamotage, diventa il precettore di Sandy, una giovane modella proveniente dagli Stati Uniti. 

Amarsi un po', film diretto da Carlo Vanzina, del 1984 parla di Cristiana e Marco: la prima è una principessa la cui etichetta reale le sta sempre più stretta, il secondo -invece - è un elettrauto di borgata. 

Citiamo, inoltre, Grandi Magazzini, film cult degli anni '80, diretto da Castellano e Pipolo, giunto sul grande schermo nel 1986. All’interno del grande centro commerciale, sito al centro della Capitale, il direttore deve affrontare diversi problemi che derivano da diverse ed eccentriche personalità.

 

Vittorio Cecchi Gori produzioni: da Pensavo fosse amore...invece era un calesse a La vita è bella

Come non citare Pensavo fosse amore…invece era un calesse, film diretto da Massimo Troisi del 1991. Tommaso e Cecilia decidono di sposarsi ma emerge qualcosa che fa titubare il giovane: pertanto, i due fidanzati rompono la loro unione anche se, forse, non è tutto perduto.

Tra i film prodotti da Vittorio Cecchi Gori c'è anche Johnny Stecchino, film del 1991, diretto da Roberto Benigni. La storia ruota intorno a Dante, un autista dk scuolabus che viene ingannato da una donna di cui si era invaghito: da questo evento, però, scopre che è il perfetto sosia di un capo mafioso siciliano. 

Storia di una capinera, film del 1993, diretto da Franco Zeffirelli. La pellicola, che funge da adattamento dell’omonimo romanzo di Giovanni Verga, parla di Maria, una ragazza che è costretta ad entrare in convento, dopo la morte del padre. 

L'anno dopo, Cecchi Gori produce Il Postino, film diretto da Michael Redfort e Massimo Troisi, quest'ultimo nel suo ultimo ruolo recitato prima di morire nello stesso anno. La storia ruota intorno al poeta Pablo Neruda che viene sottoposto ad esilio nell’Italia meridionale: con lui c’è Matilde, la moglie. A Mario viene chiesto di consegnare al poeta le lettere a lui destinati: i due, col tempo, diventano amici.

La pellicola è un successo di critica e di pubblico, tanto da ottenere 5 candidature agli Oscar 1996: miglior film, migliore attore protagonista, migliore regia, migliore sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora drammatica: fu proprio quest'ultima a far portare a casa la statuetta. 

Tra gli altri premi, citiamo un BAFTA al miglior regista e alla colonna sonora, nonché altri svariati premi tra i quali citiamo il David di Donatello per il montaggio e il Nastro d'Argento per la colonna sonora. 

Infine, citiamo La vita è bella, film del 1997, diretto da Roberto Benigni. Il film parla di Guido Orefice, un ebreo che vive in Toscana, dove conosce Dora, una maestra elementare di cui si innamora e dalla quale ha un figlio, Giosuè. Al fine di perseguire la felicità che non perde mai di vista, cerca di ammorbidire agli occhi del piccolo gli orrori della figlio, costruendogli una realtà parallela senza dolori, sullo sfondo dello sterminio e dei campi di concentramento. 

La pellicola vinse una pioggia di Oscar: miglior film straniero, migliore colonna sonora, miglior attore, miglior film, miglior regista, miglior montaggio.