"Molti attori affetti da nanismo si sentono esclusi dall'industria che amano": è la denuncia del portavoce George Coppen
La scelta di Hugh Grant per interpretare gli Umpa Lumpa in Wonka, l'origin story con Timothée Chalamet sul personaggio nato dalla fantasia di Roald Dahl, non piace agli attori affetti da nanismo. Se nell'originale Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971 le creature basse e tozze che amano il cacao erano interpretate da veri attori nani e nel remake di Tim Burton dal talentuoso puppeteer nano Deep Roy, nel film di Paul King in uscita il 14 dicembre toccherà ad un normodotato come Grant.
Hugh Grant Oompa Loompa: gli attori nani protestano
George Coppen, l'attore nano che ha interpretato Cupido nel fantasy L'accademia del bene e del male, ha affidato un durissimo sfogo alla BBC.
Molti attori affetti da nanismo si sentono esclusi dall'industria che amano. Parecchie persone, me compreso, sostengono che ai nani dovrebbero essere offerti ruoli quotidiani nelle serie e nelle soap, ma a noi non vengono mai offerti quei ruoli. È stata chiusa una porta, ma hanno dimenticato di aprire la prossima.
Coppen, figlio d'arte e attivo tra cinema e televisione sin da bambino, è apparso anche nella serie Willow e nell'adattamento di Artemis Fowl firmato da Kenneth Branagh. Quando ha visto per la prima volta il trailer di Wonka con Hugh Grant rimpicciolito grazie agli effetti speciali, la delusione è stata enorme.
Gli hanno ingrandito la testa in modo da farla sembrare più grande. Quando l'ho visto ho pensato: che diavolo gli avete fatto?
Wonka: Hugh Grant Oompa Loompa non piace ai veri nani
La questione degli attori normodotati scelti per interpretare personaggi nani è ormai di lunga data. Coppen ha cominciato a pensarci dai tempi della saga di Lo Hobbit di Peter Jackson: il regista neozelandese ha usato James Nesbitt per il nano Bofur. Nel corso degli anni, tuttavia, sono subentrate altre polemiche sul mondo di Dahl che hanno smorzato l'attenzione dalla tematica.
La casa editrice britannica Puffin Books, in accordo con gli eredi di Roald Dahl, ha riscritto numerose opere del romanziere britannico eliminando ogni riferimento "razzista" a genere, peso ed etnia. Proprio da La fabbrica di cioccolato sono sparite le caratterizzazioni dell'altezza degli Umpa Lumpa e soprattutto la loro provenienza.
Già nella prima edizione del romanzo, i piccoli aiutanti di Wonka erano descritti come "pigmei neri" della "giungla africana". Qualche anno dopo Dahl modificò il testo per descriverli come esseri di fantasia dalla pelle color arancio e i capelli verdi.
Foto: Warner Bros.