Taylor Russell entra a far parte del cast del film Words on the Bathroom Walls, film diretto da Thor Freudenthal. Ecco di cosa parlerà la pellicola.
Taylor Russell sarà la protagonista di Words on the Bathroom Walls, il prossimo film di Thor Freudenthal (già dietro la macchina da presa per Diary of a Wimpy Kid e Percy Jackson: Sea of Monsters). La sceneggiatura è affidata a Nick Naveda, il ruolo della protagonista Maya è stato affidato a Taylor Russel: sarà lei a sedurre l'eroe della pellicola, Adam. Taylor Russell è già comparsa nell'adattamento del 2017 di Before I Fall, mentre sarà tra poco sui teleschermi di Netflix con il remake di Lost in Space nel ruolo di Judy Robinson. Sarà affiancata da Charlie Plummer (in sala con Tutti i soldi del mondo) che era già stato scelto per interpretare Adam.
Words on the Bathroom Walls, la trama
Words on the Bathroom Walls è basato sul romanzo di Julia Walton: segue le vite di Adam e Maya. Lui, uno studente delle superiori affetto da schizofrenia e allucinazioni, con l'aiuto di un farmaco sperimentale riesce a trovare pace da questi disordini. Ma arrivato in una nuova scuola, cerca disperatamente di nascondere le sue patologie a Maya, anche quando i medicinali cominciano a perdere di efficacia. Variety ha definito Taylor Russel uno dei volti da tenere d'occhio per il futuro, con il suo ruolo in Lost in Space e nell'adattamento di un romanzo molto conosciuto tra gli young-adult, lei potrebbe essere davvero uno dei nomi da non sottovalutare.
Uno sguardo al romanzo
Le recensioni del romanzo sono state tutte unanimi nell'elogiarlo, basti pensare alle parole di Publisher Weekly:
Facendo eco alla premessa e alla struttura dei Fiori per Algernon, questa franca e ispirante novella mostra come la vita di un teenager cambi dopo che ha provato una cura sperimentale per i sintomi della schizofrenia.
Jennifer Longo, invece, aveva scritto: “Un brutale e bellissimo libro che siede accanto a The Perks of Being a Wallflower e I'll Give You the Sun”. Così come aveva sostenuto anche Peter Brown Hoffmeister: “Questo romanzo mi ricorda A Monster Calls, ho lasciato in sospeso venti pagine del finale per i giorni successivi perché non voglio che la storia di Adam finisca”.
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