X-Men - Dark Phoenix è un film che non convince: la saga non si conclude certo nel migliore dei modi
Il peggior modo di terminare una tetralogia iniziata bene e con un enorme potenziale non sfruttato: si può definire così X-Men - Dark Phoenix, l’ultimo capitolo della saga cinematografica con protagonisti i celebri mutanti della Marvel (o almeno ultimo fino a quando la Disney, che ha comprato i diritti per realizzare film su questi personaggi, non deciderà di ripartire con una nuova saga o farli entrare nel Marvel Cinematic Universe come già accaduto con Spider-Man). La pellicola diretta da Simon Kinberg risulta lenta, monotona per buona parte della sua durata. I ritmi accelerano leggermente nel finale ma il risultato finale no: un film deludente che non riesce a tenere incollati gli spettatori allo schermo e ad appassionarli con la storia che viene raccontata.
X-Men - Dark Phoenix: per Simon Kinberg un debutto alla regia da dimenticare
L’esordio dietro la macchina da presa di Simon Kingberg per un lungometraggio (X-Men - Dark Phoenix è stato infatti il suo primo film da regista) non è stato certo come lui stesso sperava. In precedenza era stato sceneggiatore e anche produttore degli altri film della nuova saga sui celebri mutanti (X-Men - L'inizio, X-Men - Giorni di un futuro passato e X-Men - Apocalisse), per quest'ultimo film, scegliendo di fare anche il regista oltre che lo sceneggiatore e il produttore ha probabilmente fatto il passo più lungo della gamba.
E’ così che è proseguito il lento declino di una serie che era iniziata in ben altro modo e che, dopo X-Men - L'inizio e X-Men - Giorni di un futuro passato, aveva lasciato presagire una continuazione e un finale del tutto differente. E migliore
X-Men - Dark Phoenix: perché il film non piace
Ma perché X-Men - Dark Phoenix non è piaciuto? Innanzitutto per la lentezza con cui si svolge la storia nella prima parte: Jean Grey è investita da una potente energia che ha come effetto quello di aumentare in maniera esponenziale i suoi poteri. Per lunghi minuti, però, succede poco e la storia si concentra sul passato della mutante che scopre la verità sulla sorte toccata a suoi genitori. Più che un film sui supereroi, la pellicola assume i toni del dramma.
Pian piano, come detto anche i precedenza, i ritmi aumentano e finalmente si arriva a quell’azione che dovrebbe essere l’elemento principale per quanto riguarda un film sui supereroi. Gli X-Men inizialmente combatteranno tra di loro poi si uniranno contro un nemico comune: degli alieni che non è ben chiaro quanti siano, come arrivano sulla Terra. L’unica cosa certa è il loro scopo: uccidere tutti gli essere umani.
X-Men - Dark Phoenix, il cast: Sophie Turner stavolta non convince
Se la storia e la regia non convincono, lo stesso si può dire anche delle prove dei vari attori. Sophie Turner, che con i ruoli drammatici l’abbiamo potuto apprezzare ne Il Trono di Spade nei panni di Sansa Stark, in X-Men - Dark Phoenix non riesce a ripetersi pienamente.
E anche Jessica Chastain, nei panni della villan Vuk sembra essere sprecata: l’attrice è costretta a un’interpretazione abbastanza rigida per vestire i panni di un personaggio che non le si addice. Nulla da dire invece per quel che riguarda Michael Fassbender, James McAvoy, Nicholas Hoult e gli altri attori che interpretano i vari X-Men.
X-Men - Dark Phoenix: un film che si può evitare di vedere
In conclusione, X-Men - Dark Phoenix può essere considerato addirittura come uno dei meno riusciti film sugli X-Men. Ci aspettavamo molto di più, soprattutto considerando che questo è l’ultimo capitolo della serie e l’ultimo in generale tra quelli prodotti della Fox. In sostanza consigliamo la visione di X-Men - Dark Phienix solamente se siete dei veri fan dei mutanti della Marvel. In caso contrario quello diretto da Simon Kinberg è un film che potete anche evitare di vedere.
Voto: 4,5
Frase
“Quando perdo il controllo capitano cose brutte”
Fonte foto di copertina e fonte foto interna: https://www.facebook.com/Xmenifilmitalia/