Elisabetta Villaggio, la figlia di Paolo: "L'erede di Fantozzi è Zerocalcare"

"Entrambi prendono bastonate in testa dalla vita" e hanno "un'idea romantica del mondo"

Zerocalcare è l'erede di Fantozzi. L'opinione, davvero impegnativa, è di Elisabetta Villaggio, la figlia dell'attore genovese scomparso nel 2017 e geniale creatore dello straordinario personaggio del ragionier Ugo. Intervistata dall'Ansa, la figlia di Villaggio si lancia in questo paragone "perché anche Zerocalcare è un personaggio che prende bastonate in testa dalla vita". Quello del fumettista è un solitario che "fa queste lotte intime contro il mondo di cui ha un'idea romantica".

Zerocalcare erede di Fantozzi: le parole di Elisabetta Villaggio

Secondo Elisabetta Villaggio, sia Zerocalcare che Fantozzi "hanno un'idea romantica del mondo" ed entrambi "hanno degli amici ai quali sono molto attaccati, come Fantozzi con Filini, Zerocalcare con tutti i vari personaggi".

Le dichiarazioni della figlia di Villaggio arrivano in occasione del lancio di Fantozzi dietro le quinte, il libro edito da Baldini e Castoldi che ha dedicato al padre e che presenta ufficialmente venerdì 26 maggio a San Felice sul Panaro, in provincia di Modena, insieme a Gianni Fantoni nell'ambito del Memoria Festival.

Elisabetta Villaggio è una scrittrice e sceneggiatrice, ha realizzato due cortometraggi e lavorato in televisione come assistente alla regia, regista, autrice e consulente per programmi Rai, Mediaset e La7. La presentazione del suo memoir è il preludio all'evento Villaggio Fantozzi di domenica 1° ottobre, quando, sempre a San Felice, si terrà una giornata interamente dedicata ai personaggi della saga, con la riproduzione di luoghi simbolo: il campo da tennis della sfida con Filini, l'ufficio sinistri, il curvone della Coppa Cobram e la scalinata della corazzata Potemkin.

Paolo Villaggio, moglie custodisce un romanzo inedito

La figlia di Paolo Villaggio aggiunge nell'intervista che "le persone continuano ad amare Fantozzi a distanza di tanti anni perché c'è un po' di Fantozzi in tutti noi". 

A ognuno di noi capita di fare cose alla Fantozzi, io per prima. Un aggettivo per mio padre? Sì, un po' folle, ma anche una persona molto colta perché ha letto tanti libri e ha spinto me, mio fratello e mio figlio a leggere i classici. Sul comodino aveva le opere di Kafka e i film di Kurosawa.

A chiusura di intervista, Elisabetta rivela che suo padre "diceva che Fantozzi era il suo terzo figlio" e che a casa esiste la bozza di un romanzo appena cominciato che Villaggio non è riuscito a completare negli ultimi anni del ritiro e della malattia. Ma di cosa parla, non si sa: a tenerlo nascosto è la madre Maura Albites "e non vuole pubblicarlo".