La casa di carta, il remix di "Bella ciao" è diventato una hit dell'estate

Riscoperto grazie alla serie tv Netflix, il celebre brano popolare è un tormentone da 22 milioni di visualizzazioni su YouTube a Berlino e dintorni…

Bella ciao è una delle canzoni simbolo di La casa di carta, l’acclamata serie tv Netflix spagnola. La cantano il Professore e Berlino in una delle scene più emozionanti dello show: la riuscita del colpo alla zecca di Madrid. Un brano simbolo perché un inno alla Resistenza (e gli Indignados), insieme all'Inno alla Gioia, l'Ave Maria e il sirtaki greco usati nella colonna sonora. Grazie alla serie, la canzone ha anche avuto una seconda vita sul digitale, entrando nelle classifiche dei brani più ascoltati non solo in Italia. Il remix in versione dance, realizzato dal DJ marsigliese Hugel, è l'hit dell'estate in Germania.

Bella ciao, Casa di carta rilancia la canzone

In classifica da dieci settimane, con oltre 22 milioni di visualizzazioni su YouTube, El Profesor è al momento al secondo posto della Billboard tedesca. Non è la prima volta che accade con La casa di carta. In Brasile la canzone è stata trasformata in un pezzo baile funk da MC MM e DJ RD, intitolato Só quer vrau. Il pezzo è subito piombato in cima a ogni classifica di streaming, guadagnandosi anche un video da oltre 17 milioni di views. Travolto dal successo, Hugel ha lanciato il video ufficiale del suo remix su YouTube.

La casa di carta, Bella ciao diventa una hit

Il brano è ormai un autentico tormentone in Germania. Sui social, è diventato virale il video condiviso da Mario Götze, attaccante del Borussia Dortmund e della nazionale tedesca, che si diverte mentre guida cantando la canzone come omaggio alla serie spagnola. In un altro ormai celebre video di Eurosport, Eric Cantona l’ha usata per attaccare Gianni Infantino. Secondo l’ex attaccante del Manchester United, il presidente della Fifa e i suoi collaboratori sono come La casa di carta: chiusi dentro e “non si muoveranno da lì fino a quando non avranno guadagnato i loro 24 miliardi” (la proposta economica che un fondo di investitori medio orientali ed asiatici avrebbe fatto al numero uno del calcio mondiale per acquistare i diritti di tre edizioni ampliate del Mondiale per club).