Prodotti come cannabis light, marijuana legale e semi ed oli di canapa sono stati legalizzati in diversi paesi del mondo.
Questi prodotti vengono definiti legali in base ad un bassissimo contenuto di THC (minore dello 0,2%), in quanto vengono ricavati da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa, scelte appositamente perché poverissime di THC e ricche di cannabidiolo o CBD, un cannabinoide legale con importanti effetti sedativi.La bassa concentrazione di THC rende questo prodotto non stupefacente e, rientrando nei limiti stabiliti dalla legge italiana, tranquillamente commercializzabile e acquistabile.
Il CBD invece, che è il principale componente dell’erba legale, agisce sul corpo principalmente mediante un potente effetto rilassante sui muscoli, avvertibile in misura chiara, inducendo uno stato di sedazione.
Sull’organismo umano il CBD agisce come:
- Antiepilettico: riduce convulsioni e convulsioni.
- Antidiabetico: abbassa i livelli di zucchero nel sangue.
- Antispasmodico: previene spasmi e convulsioni.
- Anti-ischemico: riduce il rischio di arterie ostruite.
- Antibatterico: rimuove alcuni batteri, limitandone il movimento e la riproduzione (batteriostatica), in modo più efficace del THC.
- Ipotensivo: riduce la pressione sanguigna.
- Anti-procinetico: rallenta le contrazioni dell'intestino tenue, aiuta a combattere la malattia di Crohn (ma aumenta l'abituazione a Remicade) e la malattia dell'intestino irritabile.
- Antiossidante contro i radicali liberi (il CBD è più antiossidante delle vitamine C o E).
Recenti studi australiani hanno inoltre evidenziato come il CBD possa contribuire ad una potenziale svolta nelle terapie per l’Alzheimer, perché è in grado di ripristinare la normale funzione di due proteine presenti nel cervello. Queste sono importanti in quanto aiutano il cervello a contrastare l’accumulo di placca beta-amiloide, la quale è collegata a patologie come la demenza e, appunto, il morbo di Alzheimer.
Lo studio sui benefici di questi prodotti potrà portare nel tempo a importanti soluzioni per riuscire a debellare sintomi e dolori in chiave analgesica, quali: dolore neuropatico, fibromialgia, artrite reumatoide e dolore cronico misto. Cosa ancor più importante, recentissimi studi si stanno indirizzando verso la possibilità di utilizzare prodotti CBD per la cura del cancro e per alleviare nausea e vomito correlati alla chemioterapia.