Claudio Gioè: dal sogno di essere un astronauta ad attore. Ecco chi è

Claudio Gioè, famoso attore italiano celebre per aver vestito i panni di Totò Riina, da piccolo sognava di fare tutt'altro mestiere

Faccia da bravo ragazzo, simpatico e talentuoso: ecco chi è Claudio Gioè, attore italiano che domenica 21 gennaio torna sul piccolo schermo nel secondo film di Liberi Sognatori – Semplicemente eroi che si intitola Delitto di Mafia e che parla del giornalista siciliano Mario Francese, unico a riuscire ad intervistare Antonietta Bagarella, moglie di Totò Riina. Una grande prova attoriale, quella di Claudio Gioè che riconferma di essere uno degli attori più promettenti del cinema italiano. 

Chi è Claudio Gioè

Classe 1975, Claudio Giè è nato a Palermo e prima di intraprendere definitivamente la strada della recitazione ha deciso di concludere gli studi anche se una volta arrivato a Roma ha accantonato l'università per iscriversi all'Accademia Nazionale d'arte drammatica di Silvio D'Amico. La sua formazione attoriale, però, si fonde anche di altre collaborazioni e studi come quello con Luca Ronconi con cui si è divertito anche a provare a cantare e ballare. Sul piccolo schermo Claudio Gioè è molto conosciuto soprattutto per aver preso parte a miniserie come Paolo Borsellino, Il capo dei capi, Squadra antimafia e altri. La sua carriera da attore, però, è iniziata con tre film importantissimi: Cento passi, La meglio gioventù e Stai con me. La notorietà, però, è arrivata quando ha vestito i panni di Toto Riina nella miniserie, in sei puntate, Il capo dei capi.

Claudio Gioè: vita privata

Claudio Gioè, stando agli ultimi rumors, è fidanzato anche se sfogliando il suo profilo instagram e la sua pagina facebook non appare nessuna foto di lui accompagnato da una donna. In tanti, infatti, pensano che l'attore sia di nuovo single, anche se al momento non c'è stata alcuna conferma. 

2 curiosità su Claudio Gioè

1) Da piccolo Claudio Gioè sognava di fare l'astronauta, un sogno che ha abbandonato all'età di 17 anni
2) Per lui la felicità non è il raggiungimento di un qualcosa, bensì il processo che ci porta a essa