Eva Robin's, simbolo di trasgressione per gli altri ma non per lei. Ecco chi è

Eva Robin's, professione attrice, è da sempre considerata l'immagine per eccellenza dell'ambiguità sessuale

Un rapporto conflittuale con suo padre, la paura d'amare e il non volersi etichettare: ecco chi è Eva Robin's, all'anagrafe Roberto Maurizio Coatti, saltata alla ribalta negli anni '80 con lo pseudonimo di Cassandra. Il nome, inoltre, fa riferimento a Eva Kant, personaggio femminile del fumetto Diabolik, dal momento che alcuni suoi amici dicevano che somigliasse proprio a lei. 

Chi è Eva Robin's 

Classe 1958, Eva Robin's è nata a Bologna. Fin da giovanissima, inoltre, ha dichiarato di aver assunto ormoni femminili, grazie anche all'aiuto di un amico farmacista. Ed è stato proprio sulla sua ambiguità sessuale che Eva Robin's ha fondato la sua carriera artistica.

Eva Robin's: carriera

Alla fine degli anni '70, Eva Robin's riesce ad approdare nel mondo dello spettacolo in qualità di corista, durante una tournée di Amanda Lear. Sempre in quegli anni, inoltre, la Robin's ha anche inciso un singolo dal titolo Disco phanter, a quel tempo il suo pseudonimo era Cassandra. E nel 2002 ha inciso un altro singolo, La rosa. Eva Robin's, inoltre, non si è limitata solo alla televisione perché ha lavorato anche per il cinema con registi importanti come: Maurizio Nichetti, Simona Izzo, Dario Argento nel cui film ha avuto anche il ruolo della protagonista e tantissimi altri. Il debutto in televisione, invece, è avvenuto nel 1987 con la trasmissione dal titolo Lupo solitario, a volerla è stato Antonio Ricci che le ha affidato il ruolo di una critici letteraria molto trasgressiva. Tre anni dopo a sceglierla sarà, invece, Gianni Boncompagni, che le afffida il ruolo di condurre il programma dal titolo Primadonna, un preserale di Italia 1. Inoltre la Robin's ha recitato anche nella fiction Il bello delle donne 2 e ha preso parte a diversi spettacoli teatrali.

Eva Robin's: le polemiche

In quegli anni Eva Robin's faceva molto discutere. A insorgere furono soprattutto le associazioni cattoliche che ritenevano che il suo essere transgender non fosse appropriato in quanto il programma da lei presentato rientrava nella fascia protetta di libero accesso anche ai bambini. Le lamentele, però, non ebbero un seguito dal momento che Boncompagni ribadì la sua scelta di volere la Robin's e di volerle dare fiducia. 

Fonte foto: https://www.facebook.com/evarobinsofficial/