Beppe Bigazzi: ecco chi era uno dei volti storici de La prova del cuoco

Da dirigente d'azienda a amatore della buona cucina: ecco chi era Beppe Bigazzi, volto storico de La prova del cuoco.

I capelli bianchi sono stati un suo tratto distintivo, come anche le camicie a quadri: stiamo parlando di Beppe Bigazzi, volto storico del programma de La prova del cuoco venuto a mancare a ottobre 2019. Molti, inoltre, ricordano il suo scivolone su di una ricetta sul gatto in umido che gli è costato anche l’allontanamento dagli studi Rai. 

Chi era Beppe Bigazzi 

Classe 1933, all’anagrafe il suo nome è Giuseppe Bigazzi, anche se tutti lo chiamavano semplicemente Beppe. Era nato il 20 gennaio a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, in Toscana, sotto il segno del Capricorno. Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, per Beppe, erano scanditi da due momenti della giornata ben precisi: lo studio, che ha sempre amato, e la cucina, passione che ha ereditato dalla mamma.

Nonostante l’aver intrapreso la carriera di gastronomo e aver ricoperto il ruolo di dirigente d’azienda, Beppe aveva sempre amato lo studio e per questo motivo nel 1959 aveva conseguito la laurea in Scienze politiche. La sua primissima apparizione in televisione è stata nel 1995 e successivamente ha affiancato, per anni, Antonella Clerici e Anna Moroni a La prova del cuoco. 

La vita privata di Beppe Bigazzi, moglie e figli 

Chi è la moglie di Beppe Bigazzi? Si chiama Giuseppina, e nonostante siano stati insieme per diversi anni non hanno mai avuto figli insieme. Prima di conoscerla, infatti, Beppe avea avuto una relazione con un’altra donna con cui era diventato padre di ben tre figli: Lucia, Mario Niccolò e Laura Bigazzi. Con Beppe, Giuseppina, aveva condiviso non solo l’amore ma anche la passione per il cibo tanto da aver scritto, insieme, il libro dal titolo 365 giorni di buona tavola. Consigli e ricette. 

3 curiosità su Beppe Bigazzi 

1) Nel 1968 è stato nominato vicesegretario generale del Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno
2) Ha ricoperto la carica di direttore delle relazioni estere dell’Eni
3) Ha lavorato per la Banca d’Italia