In attesa che arrivi al cinema Star Wars: Gli Ultimi Jedi, ecco 13 curiosità relative alla saga di Star Wars
Abbiamo pensato di proporvi alcune curiosità in merito alle pellicole precedenti della saga di Star Wars, in attesa che arrivi nelle sale italiane il 13 dicembre 2017 Star Wars: Gli Ultimi Jedi.
Iniziamo subito con Yoda, il cui nome completo in realtà doveva essere 'Minch Yoda'. George Lucas ha infine deciso di lasciare solo il cognome per rendere il Gran Maestro del Consiglio Jedi più enigmatico. Spesso Harrison Ford, interprete di Han Solo, improvvisava sul set, come in uno scambio di battute avvenuto tra la Principessa Leia e il suo personaggio: nel dialogo originale era previsto che Solo dicesse "ti amo anch'io", ma il regista e l'attore pensavano fosse troppo banale. Così Kershner lo fece improvvisare e, dopo aver sentito Carry Fisher dire "Ti amo", Ford rispose "Lo so".
Inoltre gli abitanti della luna boscosa di Endor parlano una lingua che mescola il tibetano, nepalese e lingue calmucche, ovvero lingue mongoliche tipiche della Russia, Cina e Mongolia. Il designer del suono Ben Burtt prese l'ispirazione da un documentario della BBC. Gli indigeni di Brodo Asogi assomigliano all'alieno E.T. di Steven Spielberg. Questo perché George Lucas ha voluto omaggiare l'amico, che in E.T. l'extra-terrestre aveva messo action figures di Star Wars.
Curiosità su Star Wars
Lucas si ispira ai film di Akira Kurosawa e infatti la parola "Jidaigeki" si traduce in dramma storici, che è anche il genere di pellicole su cui lavora quest'ultimo. Lucas infatti è molto influenzato da esse, tanto che a raccontare gli episodi di Guerre Stellari sono personaggi minori (D3BO e C1P8). I cavalieri Jedi hanno preso il nome da questa parola in omaggio al regista giapponese. Hoth si trova in Norvegia e non in un possibile sesto pianeta. Le scene de "L'Impero colpisce ancora" (1980) sono state girate vicino al ghiacciaio di Hardangerjøkulen. A volte la troupe, a causa del freddo non riusciva ad uscire dall'albergo ed è per questo che alcune scene, come quella di Luke nella caverna degli Wampa, sono state riprese dall'ingresso dell'hotel.
Per quanto riguarda i suoni, la voce di Dart Fener si ottenne inserendo un microfono nel regolatore di una bombola da sub, mentre quella di Chewbecca incrociando vocalizzi e versi di leoni, trichechi, orsi e tassi. Quello delle spade laser, inoltre, è stato ottenuto mischiando il suono di un proiettore da 35 mm a quello di un microfono malfunzionante che viene passato davanti a un proiettore video di vecchia generazione. Muovere il personaggio di Jabba The Hutt inizialmente non è stato facile, in quanto servivano ben tre uomini al suo interno: uno per il braccio destro e la mascella, l'altro per il braccio sinistro, la mandibola la lingua e la bocca, e un terzo per la coda. Altre due persone invece controllavano dall'esterno gli occhi, mentre un'altra teneva sott'occhio il movimento del torace e una il fumo del narghilè.
Altre curiosità sulla saga
La frase "Ho un brutto presentimento" viene ripetuta, in modo diverso e da figure differenti, in tutti i capitoli della saga prima di una catastrofe. Per rendere omaggio alle trilogie, lo stesso succede in Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo e nei videogiochi Monkey Island, prodotti dallo stesso Lucas. Nel film originale il doppiatore di Yoda è Frank Richard Oznowicz, lo stesso del personaggio di Miss Piggy dei "Muppet". L'intera saga ha vinto ben sei premi Oscar e un Oscar Special Achievement Award per gli effetti sonori di Ben Burtt. Nel 2012, strano ma vero, è stata creata una petizione alla Casa Bianca per costruire una replica della Morte Nera, l'astronave presente nella saga. L'iniziativa ebbe tanto successo da ottenere 25 mila firme.
Il segreto di Dart Fener, quello di essere il padre di Luke, è stato tenuto nascosto a quasi tutti gli attori fino all'ultimo minuto. Prima di girare la suddetta scena, gli unici a saperlo erano George Lucas, il regista Kershner e il produttore Gary Kurtz, mentre a Mark Hamill (Luke Skywalker) fu detto pochi istanti prima di girare e David Prowse (Vader) continuò a ripetere una battuta alternativa ("Obi-wan ha ucciso tuo padre"), che in fase di doppiaggio venne sostituita da quella vera: "No, io sono tuo padre".
Fonte immagine di copertina: facebook.com/StarWars.it