Elena Majoni, violinista, all'Arena di Massimo Giletti ha raccontato delle violenze subite da Gabriele Muccino
Elena Majoni, l'ex moglie del regista Gabriele Muccino, domenica 19 marzo è stata la protagonista della seconda parte de L'Arena di Massimo Giletti. La donna, in studio, ha parlato del rapporto burrascoso con Muccino: le violenze subite, i silenzi, le minacce perpretate e mai dette ad alta voce. «Gabriele è un personaggio molto in vista, temevo di alimentare solo delle voci inutili» ha commentato la Majoni per giustificare il perché di quelle denuncie arrivate dopo molto tempo. A farla riflettere, come lei stessa ha raccontato nel salotto di Raiuno è stato l'amore che Elena prova nei confronti del figlio nato dal matrimonio insieme al regista di Alla ricerca della felicità. E poi Elena Majoni lancia anche un appello a tutte le donne vittime di violena: «Non mollate mai».
Quando tutto ebbe inizio
La violinista, classe 1974, ha raccontato di aver aspettato le prove per poter parlare” e ha ripercorso gli anni del matrimonio, a quando tutto è iniziato con uno schiaffo, a detta della Majoni, da parte di Muccino nei suoi confronti mentre lei era a telefono con la madre. La Majoni ha parlato di un atteggiamento “estremo” dell'ex marito che passava da stati in cui era vittima e si scusava a momenti in cui si comportava da carnefice. Elena parla anche del cognato, Silvio fratello di Muccino, entrambi per il troppo amore nei confronti del regista hanno teso, sbagliando, a proteggerlo. E alla fine la Majoni ha lanciato l'ultimo appello alle donne: «Non vi isolate, abbiate coraggio e parlatene: sempre».
Chi è Elena Majoni
Non ci sono molte notizie sulla biografia di Elena Majoni. Della violinista bionda, classe 1974, si sa molto poco e tutto quello che si conosce riguarda il suo matrimonio naufragato, dopo dieci anni, con il regista Gabriele Muccino. Anche i profili social di Elena non rivelano molto su di lei, anche se su instagram la Majoni pubblica spesso foto con il figlio nato nel 2003 dalla relazione avuta con Gabriele.