Hazzard torna in tv: 5 cose che non sai sulla serie cult degli anni '80

Dal 21 maggio su Spike torna Hazzard, la serie tv con Bo e Luke, la cugina Jesse e il mitico Generale Lee: ecco 5 curiosità davvero singolari che hanno contributo ad alimentarne il mito

Hazzard torna in tv: dal 21 maggio su Spike (canale 49 del digitale terreste), tutti i giorni alle 19.10, la serie tv cult degli anni '80 rivive sul piccolo schermo. Creato da Gy Waldron nel 1979 (ispirato al suo film del 1975, Moonrunners), lo show ha conquistato generazioni di spettatori grazie alle abilità spettacolari di Bo e Luke, alle grazie della cugina Daisy, alla simpatia alcolica del vecchio zio Jesse e al mitico Generale Lee, una Dodge Charger RT del 1969, livrea total orange e bandiera sudista disegnata sul tetto. Come spesso accade per tanti “telefilm” (come si chiamavano allora) diventati di culto, The Dukes of Hazzard è stato costellato di curiosità singolari che hanno contributo ad alimentarne il mito.

Hazzard: cast ieri e oggi

1. Il cast

Bo e Luke Duke erano interpretati da John Schneider e Tom Wopat. Il primo ha continuato a recitare in produzioni minori (il ruolo più importante è stato quello di Jonathan Kent, padre adottivo di Superman, in Smallville), alternando la carriera da attore a quella di musicista country. Il secondo si divide tra cinema e tv: negli ultimi anni l’abbiamo visto in Django Unchained di Quentin Tarantino e nei panni dello sceriffo Wilkins in Longmire. Catherine Bach, ovvero Daisy Duke, prosegue tutt’oggi il suo percorso sul piccolo schermo: nel 2012 è entrata a far parte del cast della soap Febbre d’amore. Sorrell Booke (Boss Hogg), Denver Pyle (lo zio Jesse) e James Best (lo sceriffo Rosco P. Coltrane) sono scomparsi, rispettivamente, nel 1994, 1997 e 2005, mentre Sonny Shroyer (il vice sceriffo Enos Strate) è ancora vivo e vegeto: a 83 anni insegna recitazione e si diletta come cantante country e gospel.

2. Le gambe della cugina Daisy

Catherine Bach è stata un mito erotico per il pubblico di Hazzard. Le sue gambe erano così preziose per la serie che nel 1981 vennero assicurate per 1 milione di dollari. 

Hazzard: sigla rimasta nella memoria

3. La sigla di Waylon Jennings

La sigla dello show, intitolata The Good Ol’ Boys, venne scritta e cantata da Waylon Jennings, che nella versione originale era anche la voce narrante delle avventure dei Duke. La versione incisa da Jennings è leggermente diversa dal theme song televisivo: uscita nel 1980, schizzò subito in testa alla classifica Billboard statunitense, complice anche il contagioso giro di banjo di Larry McNeely.

4. Il parco auto

Oltre alla Dodge Charger, nella serie venne usato un impressionante parco auto. Le macchine della polizia erano AMC Matador, Dodge Polara, Dodge Monaco e Plymouth Fury. Daisy guidava una Plymouth Road Runner del 1974, cambiata poi con “Dixie”, una Jeep CJ-7 bianca “Golden Eagle”. Il pickup dello zio Jesse era un Ford F-100, mentre Boss Hogg sfoggiava una Cadillac Coupe de Ville bianca del 1970. I produttori, tuttavia, ebbero ben presto qualche problema con gli stunt del Generale Lee: la Dodge aveva smesso di produrla e poiché le macchine venivano distrutte di frequente durante le riprese (si calcola ne vennero fatte fuori tra le 256 e le 321!), gli executive della CBS erano costretti a tenere d’occhio tutte le Charger che vedevano per strada e fare offerte folli ai proprietari per acquistarle.

5. La contea di Hazzard

Hazzard County non esiste. La contea, località di finzione inventata per lo show, era in realtà un territorio tra Covington e Conyers, in Georgia, con altre location nei dintorni di Atlanta. Nelle stagioni successive alla quarta il set venne poi spostato a Burbank, in California. Oggi pezzi di set sono diventati un’autentica attrazione turistica a Luray in Virginia (il Cooter’s Place è gestito direttamente da Ben “Cooter” Jones), Nashville e Gatlinburg, nel Tennessee.

Fonte foto copertina: https://www.instagram.com/micheleraffanini/
Fonte foto: https://www.instagram.com/daisycountry/