Stephen Gaghan e la sua guerra contro i "poteri forti"

È il regista Stephen Gaghan il responsabile della trasformazione di Matthew McCounaghey, protagonista del suo ultimo film, Gold.

Giovedì 4 maggio 2017 approderà sul grande schermo il nuovo film di Stephen Gaghan, Gold – la grande truffa, supportato dal grande talento di Matthew McCounaghey, protagonista assoluto del film. Gold è la terza opera da regista di Gaghan.

Stephen Gaghan: giovane sceneggiatore di talento

Classe 1965, Stephen Gaghan è approdato nel mondo del cinema in qualità di sceneggiatore, cominciando a collaborare, a metà degli anni ’90, con numerose serie televisive dell’epoca, come New York Police Department e The Practice – Professione avvocati. La lunga gavetta nella televisione dà la possibilità a Gaghan di crescere come sceneggiatore, affinando la propria tecnica di scrittura cinematografica. Il giovane sceneggiatore comincia l’inizio del millennio, il 2000, con una grande occasione: quella di poter lavorare per Hollywood. Infatti, nello stesso anno, riesce a firmare due sceneggiature, Regole d’onore e Traffic, grazie al quale conquista l’Oscar come Miglior sceneggiatura originale. È l’inizio di una grande carriera.

Stephen passa alla regia

Oltre a continuare la propria carriera da sceneggiatore, nel 2002, Gaghan decide di cimentarsi anche alla regia, scrivendo e dirigendo Abandon – Misteriosi omicidi, opera prima interpretata da Katie Holmes. A questa prima prova registica, segue Syriana del 2005, che vale al regista una nomination agli Oscar per la Migliore sceneggiatura originale e fa vincere a George Clooney il premio come Miglior attore non protagonista. Se l’elemento principale di Syriana, era il petrolio, attorno al quale ruotava tutta la storia narrata, per l’ultima fatica del regista, Gold, l’elemento che traina le vite dei personaggi è l’oro, fonte di grande potere e guadagno.

Con le sue opere, Gaghan è sempre stato molto attento ai problemi e i meccanismi della nostra società contemporanea e capitalistica, interessata soltanto al profitto: anche Gold è un film da interpretare, perché, sì, può essere considerato un film mainstream, ma anche di grande denuncia sociale.

Fonte foto copertina: facebook.com/GoldTheMovie/