Dopo I mercenari 3, Patrick Hughes torna alla regia con un buddy-movie altrettanto sanguinoso: Come ti ammazzo il bodyguard
Nonostante sia iniziata da pochi anni, la carriera registica di Patrick Hughes sembra sia prossima a spiccare il volo. Già regista di tre film, il giovane cineasta può contare sulla protezione di Sylvester Stallone, che dopo averlo scovato, non ha nessuna intenzione di abbandonarlo. Ma vediamo di conoscere un po’ meglio questo giovane regista.
I primi passi di Patrick Hughes
Classe 1978, il giovane Patrick entra nel mondo del cinema all’età di 22 anni, nel 2000, intraprendendo un piccola carriera di regista, sceneggiatore e montatore. Infatti, per i suoi primi lavori, alcuni cortometraggi, fa tutto da solo: scrive la sceneggiatura, la dirige e la monta per arrivare al prodotto finale. Insomma, Patrick sa il fatto suo e nel 2010, dopo 10 anni di “gavetta”, riesce a realizzare la sua opera prima: Red Hill.
L’incontro con Sylvester Stallone
Il film riscuote un discreto successo: ad apprezzarlo c’è anche Sylvester Stallone, che decide di prendersi in carico il ragazzo affidandogli una grande responsabilità, dirigere il terzo capitolo della saga I mercenari, dove Stallone è uno dei protagonisti. Nasce così I mercenari 3, grande successo al botteghino che fa conoscere il giovane regista a livello mondiale. A distanza di 3 anni da questo grande successo mainstream, Patrick è di nuovo sul set, per la realizzazione di Come ti ammazzo il bodyguard, in sala proprio in questi giorni. Oggi, il regista ha la possibilità di lavorare con i grandi del cinema, come Gary Oldman e Samuel L. Jackson. Insomma, ne ha fatta di strada il giovane ragazzo che montava i propri cortometraggi nel tempo libero.
Certamente è stato anche grazie a Sylvester Stallone se tutto questo è stato possibile. Patrick ha un talento che non poteva andare sprecato. Stallone ha solo avuto la lungimiranza di comprenderlo. Un vero e proprio talent scout.
Fonte foto copertina: facebook.com/CineyMas.Revista/