Quando la curiositá passa dal web: l’intrattenimento 2.0

La folla dei curiosi in Rete: le richieste del popolo dell’entertainment, tra passato e presente.

Internet e la curiosità sono sempre andati a braccetto, fin dall’esordio di questo potentissimo mezzo di informazione. Sì, perché consultare la Rete per ricercare informazioni - in qualunque ambito - è sempre stata un’attività primaria degli utenti, a partire dai primi anni di diffusione del mezzo, quando esso ha iniziato a sovrapporsi alle consultazioni in biblioteca o alle fonti cartacee per le ricerche, ad esempio, scolastiche.

Oggi in Rete si può trovare di tutto, e non sempre le fonti sono accreditate e attendibili, ma è pur vero che l’impatto del fenomeno è sempre più destinato a capovolgere la relazione tra il digitale e l’analogico, come confermano del resto anche alcune ricerche di settore.

Ad esempio, secondo il Pwc – Global Entertainment & Media Outlook 2019-2023:

 

  • il mercato Entertainment & Media mondiale sarà in crescita di 4,3 punti percentuali rispetto al 2018
  • alcune tecnologie - come AI e 5G - favoriranno lo sviluppo di tale mercato, in particolare in relazione al settore dell’intrattenimento
  • la crescita del mercato italiano seguirà un trend positivo almeno fino all’anno 2022, con una stima di crescita che porterà a un ricavo di oltre 40 miliardi di euro
  • a dominare il settore di crescita digitale, in generale, ci saranno i comparti dell’intrattenimento, tra cui anche musica, radio, podcast, giochi virtuali, videogames e e-sport

 

Si tratta di settori che, se da un lato sono forti dell’introduzione delle nuove tecnologie, dall’altro risentono anche delle curiosità degli utenti rispetto a prodotti culturali e commerciali del passato, grazie proprio alle infinite risorse del web, prima impensabili.

Chi, del resto, non si è trovato a consultare la Rete o piattaforme come YouTube per cercare una vecchia canzone, un vecchio film, un vecchio spot?

Il video è infatti uno dei settori maggiormente coinvolti nella nuova tendenza digitale - anche qualora essa comporti una riscoperta del passato - come conferma l’offerta - talvolta “vintage” - di piattaforme quali Netflix e Amazon Prime, ma anche la gamma delle proposte televisive in streaming.

Come orientarsi tra le proposte? Gli operatori della Rete, dai blog ai portali

Orientarsi con curiosità tra le proposte del web, certo, non è facile, vista la mole di informazioni presente in Rete.

Ed è proprio per questo che sono sorti, nel tempo, blog specializzati curati da appassionati freelance, così come anche portali di comparazione che mettono in relazione le varie offerte, così come anche pagine social contenenti informazioni e pareri, utili alla scelta di intrattenimento.

Pensando ai settori di traino sopraindicati, come ad esempio la musica, va detto che esistono pagine settorializzate in alcuni generi musicali, come anche siti e blog che recensiscono, ad esempio, le novità del panorama mondiale (Rockol, e altri).

Anche la radio è al centro dell’interesse mediatico, come conferma la presenza di canali radiofonici anche istituzionali - RaiPlay Radio su tutti - nonché l’attenzione del web verso lo streaming di canali più settoriali, quali ad esempio quelli delle radio universitarie, alle quali sono dedicate numerose pagine.

 

Lo stesso vale per i giochi e per gli e-sport, così come per altri comparti, come quello delle scommesse, le quali talvolta, oltre a rappresentare un puro e semplice passatempo costituiscono anche un desiderio di guadagno.

A questo proposito, in particolare - si pensi appunto al campo delle scommesse oppure al trading - gli utenti cercano, oltre alla gamma dei servizi, anche notizie sull’affidabilità e sulla serietà dell’operatore. Ad esempio, se si hanno dubbi rispetto ai siti di scommesse o trading, va detto che esistono, all’interno anche dei siti di comparazione, molte informazioni sul web riguardanti le modalità di transazione, il rispetto della privacy, oppure l’adesione ai parametri legali.

 

Non sempre - va detto - le ricerche degli utenti portano a buon fine e producono una scelta, ma certo è che molte curiosità degli internauti in relazione a determinati fattori (qualità, costo, affidabilità del contenuto/servizio/prodotto ) vengono spesso chiarite dai sempre più numerosi siti dedicati.

Non solo web: quando la curiosità è legata all’universo delle app

E non soltanto i siti vengono in soccorso dei curiosi della Rete.

Ora ci sono anche le app, forti del crescente sviluppo mondiale della tecnologia mobile.

Spesso queste sono utili a orientare nella scelta di un prodotto, di un servizio oppure di un qualunque contenuto, ma talvolta diventano esse stesse veicolo di contenuti multimediali, come, ad esempio, quella di YouTube o Google Play.

Altre volte le app costituiscono esse stesse nuove fonti di divertimento e curiosità.

Non mancano infatti applicazioni per giocare - da quelle, come Ruzzle, per i momenti di svago, magari in treno o durante una pausa lavorativa - fino a quelle più curiose e bizzarre.

Ci sono, ad esempio, app per personalizzare la schiuma del cappuccino, così come anche app per rilevare l’ipotetica presenza di fantasmi, fino a quelle per tagliarsi i capelli e barba… virtualmente.