Quanto tempo si trascorre facendo zapping con il telecomando? I risultati di uno studio

Non si afferma di certo nulla di nuovo nel dire che la televisione sia un dispositivo tecnologico diffusissimo, di conseguenza è altrettanto diffuso il telecomando, l’elemento grazie a cui è possibile fruire dei contenuti a disposizione.

È interessante sottolineare che i telecomandi di ultima generazione, rispetto a quelli di epoche più lontane, sono universali, ciò significa che possono essere associati a qualsiasi televisore grazie ad una semplice sintonizzazione; questi modelli corrispondono pressoché alla totalità di quelli oggi disponibili in commercio, ed è sufficiente dare un’occhiata alla sezione dedicata di e-commerce tecnologi come www.5volt.it per rendersene subito conto.

Il telecomando serve per indicare il canale che si vuol vedere, certamente, ma è anche una sorta di “esploratore”: capita a tutti, d’altronde, di utilizzare il telecomando senza avere una chiara idea di cosa si voglia vedere, visionando numerosi canali fino a trovare una trasmissione gradita.

Ma quanto tempo si trascorrere facendo zapping nell’attesa di trovare una trasmissione d’interesse?

Secondo uno studio del 2016, si dedicano 23 minuti al giorno per fare zapping

Rispondere a questa domanda è molto difficile e, ovviamente, i risultati variano da persona a persona, tuttavia sono molto interessanti le statistiche dello studio TV and Media 2016 condotto in tale anno dal brand Ericsson e relativo alla popolazione degli Stati Uniti.

Secondo quest’indagine, negli USA una persona trascorre in media 23 minuti al giorno facendo zapping, ovvero girovagando tra le varie trasmissioni in cerca di quella più in linea con le proprie preferenze, una quantità di tempo apparentemente poco rilevante ma che, nel lungo periodo, ha una rilevanza non da poco.

I conti sono presto fatti: dedicare 23 minuti al giorno allo zapping televisivo significa trascorrere più di 11 ore al mese passando da un canale all’altro, ovvero più di 5 giorni nell’arco di un anno.

Il tempo dedicato allo zapping è più alto per i contenuti VOD

Un ulteriore dato molto interessante che è emerso da tale studio è il seguente: la ricerca dei contenuti di interesse comporta mediamente molto più tempo nella ricerca di trasmissioni VOD (Video on Demand) piuttosto che nella ricerca di trasmissioni televisive classiche, già programmate dalle relative mittenti.

Nonostante questo, i cittadini statunitensi si dicono molto soddisfatti dei contenuti VOD, segno evidente del fatto che le ampie opportunità di scelta offerte dai medesimi siano assai gradite.

Non è certamente per caso, d’altronde, se solo il 34% degli spettatori di contenuti VOD afferma di non riuscire a trovare nulla da guardare, rispetto al 44% degli spettatori di programmi televisivi classici.

È proprio sulla base di questi dati, probabilmente, che diversi brand hanno pensato di proporre, per i propri telecomandi e per i propri contenuti, delle innovative funzioni zapping che consentono di rendere la ricerca molto più rapida.

Fare zapping, ad ogni modo, non è una “perdita di tempo”: scoprire cosa è disponibile sullo schermo è un momento rilassante, un vero e proprio rituale a cui non vale assolutamente la pena di rinunciare.