"Il Vangelo è quello di Gesù, non quello di Maria De Filippi e Temptation Island", ha tuonato don Gerardo, già artefice di un piccolo miracolo...
Temptation Island ha ottenuto ottimi ascolti ma è finito nel mirino di don Gerardo Giacometti, parroco di Castello di Godego, nel Trevigiano. Il prete non ha proprio gradito il seguito ottenuto dal docu-reality di Canale 5 e in un’omelia della domenica, poi pubblicata sul web e diventata immediatamente virale, ha attaccato a testa bassa il programma condotto da Filippo Bisciglia e prodotto da Maria De Filippi. “Smetti di andare dietro a tutte le sciocchezze, le illusioni, le mode, la superficialità che occupa il divertimento, l’informazione e credi in Gesù e nel suo Vangelo”, ha esordito don Gerardo.
Temptation Island 2018: concorrenti stroncati da un prete
“Pensate al tempo che gli italiani hanno perso in questi mesi in una trasmissione dai densissimi contenuti umani, morali, famigliari (!): Temptation Island”, ha poi affondato il colpo. “Uno share televisivo altissimo e, stranamente, tra i giovanissimi dai 15 ai 24 anni che normalmente sono i meno coinvolti dalla TV.
Un brutto segnale che ci dice di che cosa ci nutriamo: di trasgressione, di invidia, di insidie, come se la pagina dell’amore umano potesse regalarci solo queste esperienze deteriori. E ci stupiamo perché la gente non si sposa. Credi che c’è un altro mondo, un altro modo per giocare la vita ed esserne nutriti. Non comportatevi più come i pagani, raccomandava Paolo. Il Vangelo è quello di Gesù, non quello di Maria De Filippi”.
Temptation Island, coppie nel mirino
Non è la prima volta che il prete fa parlare di sé. Durante un’omelia, aveva lanciato questo appello in chiesa: “Spegnete la tv e datevi da fare”. Un messaggio per contrastare il calo della natalità nel suo comune di 7000 abitanti.
Le sue parole non sono cadute nel vuoto. I parrocchiani di don Gerardo hanno preso quell'invito alla lettera: un anno dopo, da gennaio a settembre 2017, nel paese veneto i battesimi sono stati 51, mentre in tutto il 2016 si erano fermati a 46.
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