"2 biglietti della lotteria": un road movie alla ricerca disperata del biglietto rubato

Reduce dal Montecarlo Film Festival, il film 2 biglietti della lotteria farà ridere anche il pubblico italiano.

Osannato dalla critica sia al Montecarlo Film Festival che il Festival Di Zurigo, dove ha vinto le menzioni speciali della Giuria,  la bella commedia 2 biglietti della lotteria è pronto per esordire sul mercato internazionale, Italia compresa. Realizzato in Romania dal regista Paul Negoescu, il film sarà distribuito da La Saraz Distribuzione, che ha avuto la lungimiranza di comprenderne la forza espressiva. Ecco alcune curiosità sul film, in sala a partire da giovedì 21 settembre 2017.

2 biglietti della lotteria: una brillante e fresca commedia romena

Interpretato da tre giovani attori, i protagonisti del film Dorian Boguta, Dragos Bucur e Alexandru Papadopul, la nascita del film la si deve proprio al secondo, intenzionato da molto tempo a realizzare un film con il regista Paul Negoescu. I soldi erano pochi ma la passione tanta: grazie al talento del regista e sceneggiatore Negoescu ne è nato un bel road movie, che fa il verso anche alla commedia americana. Il film è chiaramente incentrato sulle doti attoriali dei tre personaggi, i quali tengono in mano il filo narrativo di tutta la vicenda.

La trama

Ma di cosa parla il film? Semplice: tre ragazzi, emarginati dalla società e con il vizio del gioco, vincono alla lotteria 6 milioni di dollari. Il fato, però, vuole, che uno di loro venga rapinato di tutto, compreso il biglietto vincente. I tre partono così in un viaggio disperato in macchina alla ricerca della vincita rubata. Un road movie che si rifà alla tradizione americana e che fa l’occhiolino anche a un certo tipo di cinema italiano: una, scena infatti, è molto simile a quella di Ladri di biciclette, film cult di Vittorio De Sica, in cui il protagonista, a cui è stata rubata la bicicletta, si rivolge a una chiromante per ritrovarla.

Chissà, magari il regista, appassionato di cinema italiano, ha voluto fare un elogio al nostro Neorealismo cinematografico.

Fonte foto copertina: facebook.com/propatriavox