Tra i personaggi protagonisti della settima stagione di Game of Thrones ci sarà anche quello interpretato da Iain Glen, noto attore scozzese.
Se in Inghilterra la tanto attesa settima stagione di Game of Thrones uscirà il 16 luglio, trasmessa dalla HBO, in Italia dovremmo aspettare fino al 24 prima di vederne la prima puntata. Questa settima stagione riscuoterà come sempre un grande successo: molti nodi verranno al pettine e ciò che era rimasto ambiguo nelle passate stagioni qui verrà chiarito. A farla da protagonista per questa nuova stagione ci sono come sempre i personaggi più amati dal pubblico. Tra questi spicca sicuramente Jorah Mormont, il fedele alleato di Daenerys Targaryen, interpretato da Iain Glen. Ma vediamo di conoscere un po’ meglio la carriera di questo bravo attore scozzese.
Iain Glen, una vita dedicata alla recitazione
Nato a Edimburgo nel 1961, Iain Glen si avvicina al mondo della recitazione fin dagli anni della giovinezza. Come molti dei suoi colleghi, il giovane Iain si impegna a tempo pieno per riuscire a raggiungere i propri obiettivi: lavorare in teatro. Iscritto alla Royal Academy of Dramatic Art, Iain riesce a distinguersi per il suo grande talento, conquistando così la Medaglia d’oro Bancroft. Tutto sembra già scritto: Iain Glen è destinato al successo.
Il cinema e la serie tv
Conclusa l’esperienza dell’accademia, Iain comincia a calcare le scene teatrali, dedicandosi specialmente alle opere di Shakespeare. Dal teatro, l’attore passa alla televisione, per poi sbarcare finalmente sul grande schermo. Corre l’anno 1990 e Iain Glen debutta al cinema con un bellissimo film, Un giorno nella vita, che gli consente di vincere l’Orso d’Oro al Festival di Berlino. Una grande soddisfazione, considerato che era la sua prima interpretazione cinematografica. La carriera di Iain, continua a gonfie vele: l’attore si destreggia tra un set e l’altro fino a quando, nel 2009, non viene scritturato per un’importante parte in Game of Thrones.
Nasce così il personaggio di Jorah Mormont, che, in questi lunghi 7 anni, il pubblico ha imparato a odiare, amare e, infine, rispettare.
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