Passione Nuova Zelanda: quando riaprono le frontiere e come ottenere il visto

Quando riaprono le frontiere della Nuova Zelanda? Ecco chi può viaggiare nonostante le restrizioni e quando conviene richiedere il visto obbligatorio.

Chi ha sempre sognato di visitare la Nuova Zelanda, anche per vedere da vicino le location mozzafiato rese celebri da numerosi film, deve pazientare ancora per un po’. Sebbene l’epidemia da Covid sia sotto controllo, il governo locale ha introdotto nuove restrizioni che attualmente impediscono l’ingresso fino a data da definirsi. Per i turisti e i viaggiatori business, in particolare, vige il divieto di varcare i confini nazionali anche se in possesso del visto obbligatorio.

Da “Avatar” alla trilogia dedicata a “Lo Hobbit”, dalle “Cronache di Narnia” a “King Kong”, le pellicole cinematografiche girate in Nuova Zelanda sono impossibili da dimenticare. Un primo passo da compiere per sentire la meta più vicina e per progettare il viaggio nel dettaglio, senza tralasciare alcuni aspetti fondamentali, è richiedere il visto obbligatorio NZeTA: dal 2019, infatti, questa autorizzazione elettronica di viaggio (“visa waiver”) è indispensabile per poter recarsi in Nuova Zelanda sia per turismo sia per motivi d’affari.

Chi ha intenzione di partire entro il prossimo anno può comunque richiedere il visto, che ha validità biennale dalla data di rilascio: il governo della Nuova Zelanda ha infatti annunciato che le frontiere saranno nuovamente aperte dal 30 aprile 2022.

Cos’è il visto NZeTA per la Nuova Zalanda

Il visto per la Nuova Zelanda online NZeTA, acronimo di “New Zealand electronic Travel Authority”, è un documento di viaggio obbligatorio per recarsi sul territorio in aereo o in nave da crociera, autorizzazione che una volta ottenuta viene collegata elettronicamente al proprio passaporto.

Non sono tenuti a richiederla solo i titolari di un passaporto neozelandese o australiano, mentre è indispensabile in tutti gli altri casi: per andare in vacanza, fare visita ad amici e familiari, partecipare ad eventi sportivi, conferenze, corsi di formazione.

Il visto, una volta rilasciato, permette di organizzare un numero illimitato di viaggi in Nuova Zelanda, tuttavia ciascun soggiorno può durare al massimo 3 mesi consecutivi. Proprio per questo, per viaggiare con una NZeTA è necessario avere già un biglietto di ritorno o di transito già all’arrivo e dimostrare di avere mezzi finanziari sufficienti per completare il viaggio.

Quanto costa il visto e come richiederlo

Il visto Nuova Zelanda può essere richiesto in modo pratico ed economico direttamente online. È la procedura più semplice per ottenere l’autorizzazione di viaggio, rivolgendosi a un’agenzia esperta e affidabile e in grado rilasciare in tempi brevi il documento.

È importante sottolineare, come già accennato sopra, che il visto può essere richiesto anche se non si ha ancora prenotato un volo o un pernottamento: un vantaggio in più, alla luce delle attuali restrizioni.

Per quanto concerne la spesa da sostenere per ottenere il visto, il costo NZeTA è pari a 49,95 € a persona che comprende anche la tassa sul turismo imposta dal Governo neozelandese (International Visitor Conservation and Tourism Levy), che ammonta a 35 dollari.

Cosa sapere prima di partire

Come deve comportarsi chi è già in possesso di un visto per la Nuova Zelanda? Attualmente è inutilizzabile, a causa della chiusura dei confini, tuttavia è fondamentale identificare la data di rilascio per calcolarne la validità. Qualora il visto non fosse ancora scaduto al momento della revoca del divieto d’ingresso, infatti, il documento potrebbe essere ancora utilizzabile. In caso contrario sarà possibile richiederne uno nuovo online, a fronte di una piccola spesa ed effettuando la procedura dal proprio device dotato di connessione Internet.

Chi rientra in una delle categorie per le quali il divieto di entrata perde validità, come coloro che hanno urgenti motivi umanitari o sono parenti stretti di residenti neozelandesi, può recarsi in Nuova Zelanda dopo aver ottenuto un permesso speciale ("Border Exception"). È comunque necessario, all’arrivo, sottoporsi a un test Covid ed effettuare altri due test rispettivamente il terzo e il dodicesimo giorno del periodo di quarantena obbligatoria.