10 scene cult di Boris

Serie televisiva italiana di grande successo, “Boris” mette in scena il dietro le quinte di un possibile set cinematografico. Nel 2011 viene anche adattato per il grande schermo.

Boris è una serie televisiva italiana dai toni satirici e un po' grotteschi, ma ricca di vitalità e soprattutto di verità. I personaggi mettono in mostra la rappresentazione di certe dinamiche di potere presenti nel nuovo “Bel paese” in modo divertente ma anche drammatico. Vi proponiamo qui una lista di 10 scene cult di questa serie:

1.Una scena molto comica è quella interpretata dai 3 sceneggiatori, Arpea, Max e Zachia, i quali spiegano i tasti per le espressioni, fondamentali per un attore, durante la stesura della sceneggiatura. Gag e battute ironiche si alternano a ritmo di pratiche tipiche di una compagnia di attori.

2.Renè Ferretti, regista e capo della produzione e della compagnia di attori, interpretato da Francesco Pannofino, introduce all'attore Guzzanti il nuovo personaggio della poliziotta da inserire nella sceneggiatura. Guzzanti ironizza sul fatto che più che una poliziotta sembra una prostituta e la chiama “quella dopo le venti”.

3.Corinna, interpretata da Carolina Crescentini, pensa di essere incinta, fa il test di gravidanza ma scopre che è negativo. Molto delusa dalla notizia esce piangendo e dicendo a tutti che ha perso il bambino. Momento di grande drammaticità e grande capacità attoriale.

4.Sempre Corinna, in un episodio della serie, non riesce a dire la parola gioielliere.

5.L'intera puntata della serie dedicata a Lars Von Trier.

6.La celebre partita a biliardino dove Renè Ferretti fa subito goal ed esulta sottolineando il personaggio dell'italiano medio a cui piace il calcio.

7.La celebre citazione del film Nemo quando Renè Ferretti guarda un pesciolino rosso in una boccia ed esordisce con la frase “Nemo? Nemo è un pezzo di merda, come no”. Il nome del pesce rosso è Boris, che dà poi anche il nome alla serie televisiva.

8.La scena degli auguri a Benigni: Renè Ferretti vuole scrivere gli auguri a Benigni ma non sa come e finisce per non farglieli.

9.La troupe tecnica della compagnia viene rimproverata da uno della produzione per le troppe bestemmie dette durante le ore di lavoro. Uno membro dei tecnici, sapendo già che non riuscirà a trattenere le bestemmie paga il produttore in modo tale da saldare i suoi “errori”.

10. “A cazzo di cane!” Renè Ferretti riprende uno dei suoi attori, Serpentieri, un po’ attempato dicendogli di “mollare un po’ il personaggio” di fare la parte in modo più rilassato, alla cazzo di cane, appunto!

Insomma un mondo di personaggi e di realtà che è tutto un programma ma la risata è assicurata!