10 scene più famose di Ettore Scola

10 scene più famose di Ettore Scola

Ettore Scola è recentemente scomparso ma ci ha lasciato in eredità scene del repertorio del cinema italiano con la “C” maiuscola…ne proponiamo alcune tra le 10 più famose e rappresentative di una società “tutta italiana”.

1 “C'eravamo tanto amati”, film commedia del 1974, in cui c’è la famosa scena in cui i tre amici protagonisti – Gassman, Satta Flores e Manfredi – sono di nuovo insieme a cena nella stessa trattoria in cui si incontravano anni prima e, nel raccontarsi le rispettive vite, in realtà accendono nuovi contrasti su scelte fatte rinunciando ad essere “uomini liberi e sinceri” com’erano nel passato.

2 “Brutti, sporchi e cattivi”, film drammatico del 1976, è ambientato in una periferia povera e squallida, abitata da relitti della società tra cui il personaggio – Giacinto – impersonato da un grande Manfredi: tragicomica la scena della festa in cui Giacinto e la sua nuova compagna, una prostituta, sono attirati in un pranzo “al veleno” dai parenti di lui, timorosi di perdere i pochi soldi che il vecchio avaro possiede...

3 “Una giornata particolare", film del 1977, in cui due strepitosi attori – Loren e Mastroianni – interpretano un uomo e una donna che casualmente si ritrovano a trascorrere un’intera giornata tra sogno e realtà: la scena di lei che stende i panni nella terrazza del palazzo, e lui che la rincorre tra le lenzuola e le dona un imbarazzante abbraccio passionale.

4.5.6.7 “I nuovi mostri”, film ad episodi del 1977, dove si possono evidenziare almeno 4 scene tra le più esilaranti e grottesche della cosiddetta italietta mediocre e ciarlatana, tanto celebrata nei film di Scola: nell’episodio “Come una regina” un cinico Sordi cerca di liberarsi della madre anziana, tra sensi di colpa e spregiudicatezza, per fare le vacanze estive; nell’episodio “Hostaria” compaiono due omosessuali, dai modi volutamente burleschi e caricaturali, ossessionati da gelosia e competizione che sfogano con lanci di cibo e pentole: il tutto avviene in una cucina dove l’uno è un cuoco e l’altro un cameriere; nell’episodio “Senza parole” in cui una hostess e un mediorientale, Muti e Voyagis, entrambi senza capire le rispettive lingue parlate, hanno una breve ma intensa relazione a cui segue il “suono” micidiale di un mangiadischi donato da lui a lei prima di intraprendere il volo di lavoro, e dentro il quale si nasconde una bomba; nell’episodio “L'elogio funebre” gli artisti ormai anziani di una compagnia di avanspettacolo celebrano i funerali di un membro defunto, ma pian piano trascurano i toni solenni del triste rito per rievocare in modo scalmanato ed esuberante il vecchio repertorio di spettacolo, tra canti, balli sfrenati, piroette.

8 “La terrazza”, film del 1980, in cui c’è la famosa scena dell’ultimo incontro tra vecchi amici in un “luogo” improbabile che è una terrazza, momento di sintesi di “vizi e virtù” dei “capitani del potere” dell’Italia dell’epoca, ovvero esponenti della politica, televisione, cinema, stampa… 9 - “La famiglia”, film del 1987, apre con la storica scena, molto “teatrale”, della comparsa e presentazione di tutti i protagonisti della “famiglia”: primeggia tra di essi quella del vecchio “patriarca”, Gassman, che tiene le fila complesse di amori e umori di tutti i suoi discendenti e affini… 10 - “Gente di Roma”, film documentario del 2003, è una raccolta di personaggi e vicende della Roma più genuina e scanzonata in cui è la stessa città eterna a fare da sfondo: famosa è la scena che si svolge in una Piazza Navona, deserta di notte, dove un nobile e un barbone siedono sulla stessa panchina nel silenzio più assoluto, raccontando così come le proprie vite siano diverse per origine ma uguali nella solitudine del presente.