3 film da vedere con Valerio Mastandrea

Uno dei “nuovi colonnelli” del grande schermo: trent’anni di cinema, tra film d’autore, pellicole leggere e tanto altro ancora

Definire Valerio Mastrandrea uno dei “nuovi colonnelli” del grande schermo, con riferimento ai quattro colonnelli del cinema italiano degli anni ’50 e ’60 (Mastroianni, Gassman, Manfredi e Tognazzi), non è una mancanza di rispetto verso dei mostri sacri. Tra i talenti contemporanei, Mastrandrea (affianco ad altri esponenti della scuola romana come Favino e Giallini) rappresenta uno degli interpreti più estrosi, affermati e completi. I suoi trent’anni di carriera hanno visto inanellarsi clamorosi successi, di pubblico e critica, e altrettanti riconoscimenti. Cosa consigliare quindi a chi non conosce (o conosce poco) Valerio Mastrandrea? Tre titoli dai caratteri molto diversi. Partiamo dalla fine: in Perfetti sconosciuti (2016), tipica commedia leggera, per sorridere e riflettere, è uno dei convitati che si presta ad una sorta di “gioco di società” dagli effetti incontrollabili; ne La prima cosa bella (2010), film per il quale si può spendere la definizione ‘d’autore’, interpreta un uomo deluso dalla propria vita e costretto a riallacciare una relazione oramai da tempo interrotta con la madre; infine nel film francese Nido di Vespe (2002), è un poliziotto (parte a lui molto cara) alleato con dei ladri per rompere l’assedio di alcuni banditi.