3 serie da vedere della ABC

La tendenza dell’entertainment USA anni ‘2010 è ormai nota: generare serie-capolavoro che quanto a qualità non hanno nulla da invidiare alle produzioni di Hollywood.

Ora passiamo in rassegna 3 cult della ABC.

  1. Lost.

La serie sfrutta il tema del naufragio usandolo come perno di una sceneggiatura magistrale, ricca di invenzioni narrative.
Il plot prende il via quando un aereo di 48 passeggeri precipita su un’isola deserta.
Vero piatto forte della serie è il fatto che nel tronco dell’azione principale, che vede i naufraghi arrabattarsi per sopravvivere, si inseriscono le sottotrame, i flashbacks e le anticipazioni che gettano luce sulla storia di ciascun personaggio.
Il punto di vista di ciascuno di loro, inoltre caratterizza ciascun episodio della serie.
Intrigante è anche il sottofondo di mistero che aleggia nell’isola ed alimentato dalle verità taciute dei protagonisti.
La serie, applaudita da critica e pubblico con pari intensità, ha fatto incetta di innumerevoli premi.

  1. Castle.

Poliziesco sopra le righe che mescola humour, azione e atmosfere cupe (che pervadono in particolare terza e quarta stagione) e che ripropone un originale schema di “strana coppia”: uno scanzonato scrittore e una riservata agente.
Il bizzarro duetto investigativo nasce in occasione di un omicidio la cui dinamica è simile a un racconto dello scrittore, che accetta con slancio di collaborare alle indagini.
Da questo momento in poi due continueranno a stanare killer fianco a fianco. Non mancheranno certo attriti, incomprensioni, casi impegnativi e intrighi sentimentali, ma l’amore poco a poco trionferà fra i due protagonisti.
Interessante è osservare la crescita dei protagonisti stagione dopo stagione: se infatti Castle abbandona l’infantilismo iniziale, la scontrosa Beckett si schiude poco a poco all’amore.

  1. Criminal Minds.

Altro imperdibile titolo della scena crime è Criminal Minds, incentrato sui casi affrontati di episodio in episodio dagli agenti dell’Unità Analisi Comportamentali dell’FBI.
Il punto di forza di questo poliziesco rispetto ad altri dello stesso genere è la perfetta, puntuale ricostruzione dell’identikit di criminali e vittime (età, disturbi psichici, estrazione sociale, luoghi frequentati, eventuali legami fra i carnefici e le loro prede).
Altro pregio della serie è l’ottima caratterizzazione dei personaggi, ciascuno con le proprie peculiarità e il proprio specifico ruolo all’interno della squadra: abbiamo l’esperto Gideon, capo dell’Unità (poi sostituto dall’italoamericano David Rossi), il “nerd” dall’iq stellare Reid, il “playboy” Morgan, specializzato in crimini ossessivi e che cela un passato da teppista dei bassifondi, la stravagante informatica Garcia e molti altri, che non mancheranno di incollare lo spettatore alla poltrona.