Il film “Bianca” è stato diretto da Nanni Moretti nel 1984 su drammi psicologici e sentimentalismo. Ecco 5 battute cult di Bianca.
Il regista e attore interpreta il protagonista, Michele Apicella, insegnante di matematica perfezionista e pieno di manie, che quando si trasferisce a Roma fa conoscenza con i vicini: una giovane coppia, Massimiliano e Aurora, e Siro, un anziano a cui piace godersi la vita.
Alcune battute cult del film:
“Poco fa ti guardavo... eri inquietante!”
“Ma le cose mica bisogna provarle, per sapere se vanno bene oppure no: lo si può prevedere, così non si fanno errori”
“Non è giusto che noi continuiamo a vederci. Io magari sarò imperfetto, però voglio essere coerente: non ci dobbiamo più vedere. Mai più.
Ma perché?
La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora: se c'è, dev'essere assoluta.
E che vuoi dire?
Vuoi dire senza ombre, senza pena. E difficile per tutti, per me invece è impossibile: forse non ci sono abituato”.
Ma perché?
La felicità è una cosa seria, no? Ecco, allora: se c'è, dev'essere assoluta.
E che vuoi dire?
Vuoi dire senza ombre, senza pena. E difficile per tutti, per me invece è impossibile: forse non ci sono abituato”.
“Io lo so che tipo è lei: ha il suo macellaio di fiducia, che le tiene i pezzi migliori…
Perché, c'è qualcosa di male?
E certo che c'è. Se ci vado io, poi mi prendo i pezzi peggiori!”
Perché, c'è qualcosa di male?
E certo che c'è. Se ci vado io, poi mi prendo i pezzi peggiori!”
"Ogni scarpa una camminata, ogni camminata una diversa concezione del mondo".