Gli anni ottanta a New York significano uno stile di vita ben preciso, dissoluto e carico di contraddizioni che si prestano ad essere raccontate tramite il medium cinematografico
Quando si dice New York, quando la si associa agli anni ottanta, non si può che rimandare alla speculazione finanziaria, allo “yuppismo” crescente, ai completi di Armani che riempiono le strade della Grande Mela, alla cocaina e alle super-models. È quest’ambiente che ricalcano in maniera quasi documentaristica due celebri film come ‘Wall Street’ di Oliver Stone e ‘American Psycho’ di Harry Marron. Il primo, ancor più del secondo che è caratterizzato dalla storia a tinte noir di un serial killer, racconta l’ambiente newyorkese di quegli anni con uno sguardo fotografico e una narrativa priva i giudizi.
Oltre che per queste pellicole che raccontano l’ambiente dell’alta finanza, la città è protagonista in ‘Basquet’: film che porta sul grande schermo la parentesi onirica del celebre artista contemporaneo. Un viaggio nella New York artistoide in cui l’esistenza di poveri cristi dipendenti dal crack incontrano quelle di galleristi e collezionisti d’arte facoltosi e annoiati.
Un altro celebre film sulla New York degli anni ottanta è certamente ‘Attrazione fatale’ che vede ancora protagonista (come in ‘Wall Street’) Michael Douglas. Infine, meno celebre ma eccellente pellicola in grado di dipingere la realtà di Brooklyn di quegli anni è senza alcun dubbio ‘Guida per riconoscere i tuoi santi’.