5 film da vedere di Campiotti

Giacomo Campiotti, famoso per aver regalato al pubblico la serie Braccialetti Rossi, è un regista di cinema. Questi sono i suoi 5 film più importanti

Giacomo Campiotti, nato a Varese nel 1957 è forse uno dei registi italiani più intriganti. Laureatosi in pedagogia presso l'Università “Alma Mater” di Bologna, inizia da giovanissimo a lavorare nel mondo del cinema fungendo da aiuto regista per il film Il Marchese Del Grillo di Mario Monicelli. Abbandonata la “gavetta” cinematografica la sua carriera comincia con tre fiction per Rai Uno, uscite negli anni '80, in cui dimostra subito la sua bravura. Il vero successo, tuttavia, arriva con i film per il grande schermo, in particolare con lo splendido Come Due Coccodrilli, film che sebbene non raggiunga il successo di pubblico in patria, viene acclamato dalla critica straniera arrivando addirittura a essere candidato per il Golden Globe come film straniero nel 1996.

Come gran parte della critica ha fatto notare, i film di Campiotti, per la loro tematica spesso forte e per il loro stile che riesce sempre a essere sostenuto senza mai scadere nel melodrammatico o nel sentimentale spiccio, sono i più bei film italiani degli ultimi anni. Ed effettivamente, guardando alla sua filmografia è difficile essere in disaccordo con questa affermazione:
  • Come due coccodrilli è un film del 1994 in cui Campiotti mette in scena, con assoluta maestria, un dramma familiare;

  • Il Dottor Zivago è una plurinominata miniserieTv in due episodi, tratta dall'omonimo libro: è la storia di una donna che si divide tra tre amanti;

  • Il Sorteggio è un pluriplremiato film del 2010, su soggetto di Giovanni Fasanella: narra la storia di un giudice popolare chiamato a giudicare nel processo alle Brigate Rosse;

  • Bianca Come Il Latte, Rossa Come il Sangue è un film del 2013: narra la storia di due amanti costretti a lottare contro il tempo a causa di un tumore;

  • Non è mai troppo tardi è una miniserieTV prodotta da Rai Fiction in cui si racconta la vera storia di Alberto Manzi, il presentatore del programma che dà il titolo alla serie.