5 film horror footage da non perdere

In ambito cinematografico il termine found footage fa riferimento a quei film realizzati senza riprese ma solo con documenti preesistenti riassemblati poi in un secondo momenti nel montaggio.

La tecnica del found footage è stata utilizzata in gran parte dal cinema horror perché i registi vedevano in questo metodo un modo per massimizzare i costi di ripresa del film. Vediamo 5 esempi di film horror da non perdere per gli amanti del genere, realizzati con la tecnica del found footage:

1.”Cannibal Holocaust”: film del 1980 diretto dal regista italiano Ruggero Deodato. È considerato il primo film nel quale viene usata la tecnica del footage chiamata anche “falso documentario” ovvero dove gli attori del utilizzano una videocamere per le riprese che così facendo risultano ancora più realistiche e paurose. Questo film non venne molto apprezzato né dal pubblico né dalla critica per le numeroso scene di reali uccisioni di animali che poi vennero tagliate. Venne anche intentata una causa ai danni del regista.

2.”The Blair Witch Project”: film del 1999 realizzato da due registi esordienti nel mondo del cinema che al tempo ottennero molti riconoscimenti sia di pubblico che di critica. Anche questo film viene realizzato con  la tecnica del found footage infatti gli attori interpretano se stessi e riprendono la vicenda in modo documentaristico con una videocamera. Venne girato il sequel nel 2000.

3.”The Bay”: film del 2012 risulta come un vero e proprio documentario realizzato dal regista e premio Oscar Barry Levinson. La vicenda, che ha come trama un possibile sconvolgimento dell’ecosistema terrestre a causa di un inquinamento, propone al suo interno una serie di trovate horror molto interessanti e ben riuscite.

4.”Paranormal Activity”: è un film del 2007 girato interamente con una serie di videocamere all’interno dell’abitazione del regista Oren Peli in soli dieci giorni. Ebbe un enorme successo infatti vennero poi realizzati ben 4 sequel.

5.”Rec”: film spagnolo del 2007 è stato girato interamente con una videocamera per coinvolgere lo spettatore all’interno della vicenda e fargli vivere le angosce provate dai protagonisti. Anche questo film ebbe un enorme successo infatti vennero poi girati 4 sequel e venne fatta anche una versione americana del film intitolata “Quarantena” del 2008.