5 film scandalo francesi degli anni duemila

I film francesi hanno spesso dato scandalo per i loro contenuti estremamente erotici o violenti, ecco 5 film scandalo degli anni duemila prodotti in terra Francese.

King Kong Théorie è un saggio del 2006 della scrittrice femminista francese Virginie Despentes.King Kong Théorie è il primo saggio della scrittrice francese ma, come nelle sue opere letterarie e cinematografiche precedenti, torna a trattare - sempre in chiave femminista - temi quali lo stupro, la pornografia, la violenza e la prostituzione.

Secondo l'autrice, la donna deve allontanarsi una volta per tutte dalla percezione sacrale dell'organo genitale femminile, a causa della quale il percorso di riabilitazione psichica dalla violenza sessuale incontra ostacoli invisibili edificati proprio da quell'idea quasi religiosa che la società ha del sesso femminile.

La regista visse un'adolescenza caratterizzata da una lunga militanza punk, prostituzione, da ripetuti trattamenti psichiatrici e uno stupro. Famosa per il film del 1993 , uscito in italia nel 1999 con il titolo Scopami. Le sue esperienze sono da essa stessa sintetizzata in queste parole: «Sono stata a letto con centinaia di maschi senza mai rimanere incinta, e comunque sapevo dove andare ad abortire, senza l'autorizzazione di nessuno, senza rischiare la pelle. Sono diventata una puttana, ho passeggiato per la città con tacchi alti e profonde scollature, senza doverne render conto a nessuno, ho incassato e speso ogni centesimo che ho guadagnato».

Total Romance / Relazioni Peccaminose Francia 2002 regia di Nicolas Weber. Film per la tv vietato ai minori di 18 anni.

Andy e Martina sono le giovani icone del mondo bello e perverso della Parigi-bene. Si divertono a sedurre e poi abbandonare senza ritegno le persone che incontrano, anche solo per una notte. Così Angie una giovane ragazza e Cristina una bella pianista, sono solo alcune delle splendide pedine che si muovono attorno al mondo vizioso della giovane coppia.

La vita di Adele - Capitoli 1 & 2 (La Vie d'Adèle - Chapitres 1 & 2), in alcuni paesi noto anche come Blue Is the Warmest Colour (Il blu è il colore più caldo) è un lungometraggio del 2013 diretto da Abdellatif Kechiche ispirato al romanzo a fumetti Il blu è un colore caldo di Julie Maroh. Palma d’oro al festival di Cannes, è stato anche criticato per la presenza di scene di sesso ritenute da alcuni esplicite e gratuite, quasi da film pornografico per pubblico maschile.