5 film scandalo italiani degli anni Quaranta

Negli anni quaranta del dopoguerra la produzione di film italiani non si è mai fermata, anzi ha dato luce al neorealismo e ai suoi film scandalo.

Ecco 5 esempi di film che hanno cambiato radicalmente l’immaginario collettivo degli Italiani e non solo.  Miseria e Nobiltà è un film del 1940 diretto da Corrado D’erric,regista nato a Roma nel 1902, mentre il soggetto è di Eduardo Scarpetta, famoso commediografo Napoletano di fine 1800 che creò il teatro dialettale moderno. Scarpetta fu una figura teatrale di grande ispirazione per Antonio de Curtis in arte Totò. Inoltre suo figlio Vincenzo Scarpetta venne scelto per interpretare il ruolo di Felice Sciosciammocca. La commedia narra la storia di  un Marchesino, di nome Eugenio, che vuole sposare una ragazza figlia di un ex cuoco arricchito, dopo il no del padre, il giovane chiede aiuto in cambio di denaro ad una famiglia molto indigente che fingerà di essere la famiglia del marchesino per poter chiedere in sposa la fanciulla.

Ma il vero cinema di cambiamento, il punto di svolta arriva nel 1945, Roberto Rossellini dirige Roma Città Aperta, divenuta una delle opere più significative del periodo neorealista. Lo stesso anno esce anche Giorni di gloria con la regia di Luchino Visconti, i fatti narrati con estremo realismo riguardo la strage delle fosse ardeatine. Entrambi i film parlano della Roma sotto il dominio Nazi-fascista ormai giunto alla sua conclusione.

Inoltre il regista porta l'attenzione verso la lotta partigiana e il grande dolore che il popolo ha provato.

Vittorio de Sica ha un ruolo fondamentale nella storia del cinema, in particolare grazie ai film:Sciuscià del 1946 e Ladri di Biciclette del 1948, girato insieme allo scrittore Cesare Zavattini. In Italia vennero inizialmente boicottati, mentre all’estero soprattutto in Francia e negli States ottennero un grande successo,  vincendo entrambi l’Oscar onorario come miglior film straniero.