Esattamente due mesi fa ci lasciava all’età di 83 anni l’attore Gene Wilder. Amato dal pubblico per molte parti di successo, ripercorriamo oggi 5 ruoli cult della sua carriera:
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Per favore, non toccate le vecchiette (1968)
Primo film come regista di Mel Brooks, con il quale Gene Wilder collaborerà poi per tutta la carriera. Dopo qualche incertezza iniziale il film uscì con il titolo “The Producers” e si aggiudicò l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale nel 1969. Memorabile l’interpretazione di Gene Wilder nei panni del contabile Leo Bloom, parte che gli valse la nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista. Leo Bloom cercherà di mettere in scena un rocambolesco spettacolo a Broadway insieme al suo socio Max Bialystock, ma non tutto andrà secondo i loro piani.
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Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971)
Trasposizione cinematografica del romanzo di Roald Dahl, questa è forse la parte più famosa di Gene Wilder. Molto prima della versione di Tim Burton con Johnny Depp, il primo Willy Wonka fu proprio lui. Il film fece sognare i bambini di un’intera generazione catturati dalla storia di Charlie Bucket, un ragazzino di umili origini che vince l’opportunità di visitare la stravagante fabbrica di cioccolato e dolciumi dell’altrettanto bizzarro proprietario. Oltre alla visita viene messa in palio anche la fornitura a vita delle leccornie prodotte dalla fabbrica. La visita però prende risvolti inattesi a causa dell’avidità degli altri partecipanti. Solo il piccolo Charlie con la sua sincerità sarà in grado di conquistare la fiducia di Willy Wonka.
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Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) (1972)
Film diretto da Woody Allen ispirato al saggio divulgativo del sessuologo David Reuben. Gene Wilder è il protagonista del secondo capitolo del film intitolato “Che cos’è la sodomia?” nel quale ricopre il ruolo del protagonista, il dottor Doug Ross. Al centro della vicenda c’è una pecora che viene portata negli Stati Uniti per essere visitata dal dottore. Il motivo della visita è che il suo proprietario, un pastore proveniente dall’Armenia, non si sente sentimentalmente ricambiato dalla sua pecora “preferita”. Tuttavia anche il dottor Ross si innamorerà di questo animale dando il via a una serie di esilaranti scandali, triangoli amorosi, gelosie e tradimenti.
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Frankenstein Junior (1974)
Nato da un’idea dello stesso Gene Wilder che collaborò anche alla sceneggiatura, fu Mel Brooks a dirigere questa celebre pellicola che ebbe fin da subito enorme successo. Il film è una sorta di parodia del romanzo di Mary Shelley e dei film che negli anni si sono ispirati ad esso. Gene Wilder ricopre il ruolo di Frederick von Frankenstein, medico e nipote di Victor von Frankenstein del quale non approva gli studi nel campo della medicina al punto di modificare la pronuncia del suo cognome per non essere accumunato al nonno. Inaspettatamente eredita un castello in Transilvania e pur riluttante si dirige in Romania dove incontrerà una serie di personaggi bizzarri come l’indimenticabile aiutante gobbo Igor, la provocante assistente Inga e l’inquietante Frau Blücher.
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La signora in rosso (1984)
In questo caso Gene Wilder non solo ricopre il ruolo del protagonista, il pubblicitario Teddy Pierce, ma è anche regista della pellicola. Il film è un rifacimento della commedia “Certi piccolissimi peccati” del 1976. Una mattina, mentre cammina per i garage dell’azienda in cui lavora, Teddy incontra per la prima volta la bellissima modella Charlotte, avvolta in un abito rosso. Questo avvenimento porterà scompiglio nella vita dell’integerrimo padre di famiglia, che si infatua perdutamente della ragazza. Inizierà quindi a corteggiarla provocando una serie di conseguenze imprevedibili che lo porteranno a trovarsi in situazioni complicate ma squisitamente comiche.