5 scene migliori di Grand Budapest Hotel

Le 5 scene più memorabili del capolavoro di Wes Anderson.

Grand Budapest Hotel (2014) è considerata una delle migliori pellicole mai uscite dalla mente geniale dell’acclamato regista statunitense Wes Anderson. Il film, che ha vinto il Gran premio della giuria in occasione della 64esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, è ispirato alle opere di Stefan Zweig, noto scrittore austriaco del ventesimo secolo. Abbiamo selezionato per voi cinque delle scene più indimenticabili del film. Al quinto e quarto posto troviamo i due flashback iniziali presenti all’inizio della storia: nel primo lo scrittore di quello che nel film sarà il romanzo che dà il nome alla pellicola, mostra il percorso di lavorazione al romanzo e nel secondo lo scrittore si trova davanti al celebre hotel, un tempo molto prestigioso e famoso. Qui fa la conoscenza del proprietario, Zero, intento a raccontargli la sua avventura prima di diventare proprietario del Grand Budapest Hotel. Al terzo posto vi è sempre la scena di un flashback che ci riporta indietro fino agli anni trenta, ovvero quando il grande hotel era all’apice del suo splendore: assistiamo quindi alle vicende di Monsieur Gustave H., lo strampalato concierge dell’hotel che si diverte ad intrattenere bizzarre relazioni con anziane rappresentanti della nobiltà ormai decaduta. Al secondo posto la divertente scena dell’inseguimento di Agatha: la ragazza, che insieme a Monsieur Gustave e a Zero aveva progettato di fuggire all’estero grazie alla somma ricavata dal furto di un prezioso quadro, proprio mentre è intenta a prelevare il suddetto viene scoperta e inseguita dalla polizia. Paradossalmente salvifica si rileverà la sua caduta da un balcone, che provocando la rottura della carta che avvolgeva il quadro, farà scoprire alla ragazza un testamento destinato a Gustave. Al primo posto l’irriverente scena, seppur brevissima, del colloquio di Zero con Gustave, uno spassoso e divertente colloquio di lavoro per l’assunzione di Zero come facchino tuttofare.