5 scene migliori in I Saw The Light

Il nuovo bio-pic sul cantante country Hank Williams interpretato da Tom Hiddleston in I saw the Light

Al Festival di Toronto svoltosi a settembre 2015 è stato presentato “I saw the light” del regista Marc Abraham, un bio-pic che racconta per la prima volta la storia del leggendario musicista country Hank Williams, deceduto prematuramente e interpretato per l’occasione da Tom Hiddlestone. Il film uscirà nelle sale americane il 25 marzo 2016, mentre non è stata resa nota la distribuzione in Italia. Il trailer ufficiale – in lingua originale – è già disponibile. Il film è una rappresentazione della vita, ascesa al successo e tragica fine  di Hank Williams considerato un mito e un’icona della musica country e soul americana. Il cantante a soli 30 anni aveva realizzato 12 album con 12 singoli piazzati al numero uno delle classifiche in pochi anni di carriera tra la fine e gli inizi degli anni ’50. L’ascesa al successo fu rapida, tanto quanto il declino, il fallimento del matrimonio, la dipendenza dall’alcol e dagli antidolorifici. Morì il 1° gennaio 1953 dopo un’iniezione di cobalamina e morfina, si mise al volante dell’auto e si schiantò: l’incidente fu mortale. Cinque giorni dopo sarebbe uscito il suo ultimo singolo “I’ll never get out of this world alive ”. Tra i suoi maggiori successi anche il brano che da il titolo al film “I saw the light”, un gospel scritto dallo stesso William e che è una delle 5 scene migliori del film. Vediamo , dunque, quali sono i momenti clou in I saw the light:

  • Gli esordi e la scoperta del talento musicale;
  • L’incontro con la moglie Audrey (interpretata da Elizabeth Olsen);
  • La nascita del figlio;
  • Il coro da stadio su I saw the light nell’arena del concerto;
  • Il declino e l’incidente in auto.

Dopo l’anteprima del film a Toronto, il nipote Hank Williams III – anch’egli cantante country – ha espresso il suo disappunto su come è stato rappresentato il nonno e sulla scelta dell’attore Tom Hiddleston per ricoprirne il ruolo, ritenuto inadeguato e totalmente privo dell’anima “soul” del nonno nell’interpretazione vocale.