5 scene migliori in “ Le Belve”

Colpi di scena a non finire e attrazione costante.

Stilare una classifica delle migliori scene di un film d'azione non è sempre facile. Spesso le vicende possono essere riassunte in esplosioni potentissime o sparatorie molto sanguinose,ma non in questo caso. La pellicola risulta ricca di episodi interessanti, perciò riporterò qui quelle che secondo me sono state le parti più originali, rilevanti ed emozionanti della storia. Innanzitutto,da amante dell'estate e del mare come sono, non posso non lodare le inquadrature dei paesaggi: che fosse la spiaggia di Laguna Beach all'inizio,il deserto messicano in mezzo al film e le località indonesiane alla fine, la resa dell'ambientazione lasciava senza fiato.

Passiamo poi allo sviluppo della trama: quando Ofelia (Blake Lively), la voce narrante e protagonista femminile,viene rapita dagli scagnozzi della potente trafficante di droga Elena, i suoi ragazzi (Ben e Chon) ricevono una minaccia per via telematica. Questi infatti, che vendevano marijuana di qualità elevatissima,avevano rifiutato di fondersi con il cartello della donna, per ritirarsi dal mercato. Personalmente, ritengo memorabile il momento in cui la malefica Elena rimprovera uno dei due spacciatori per essersi rivolto con impertinenza alla sua offerta di collaborazione. Lei,infatti, costringe Chon a infilarsi una pistola in bocca (ordinando, altrimenti, di fare del male a Ofelia) per poi dirgli “ non voglio più sentire che il mio caviale è merda”.

Più avanti poi, vediamo i due protagonisti impegnati a derubare i nemici,per potersi permettere il pagamento per riscatto della loro ragazza. Dopo aver fatto esplodere due furgoni, questi devono affrontare alcuni superstiti molto, molto arrabbiati. È così che uno dei due, Ben(Aaron Johnson), che è sensibile e buddista, si trova con una pistola in mano, incapace di reagire all'avvicinarsi di un omone alterato che gli grida contro. Solo l'aiuto di un suo amico lo salverà dell'essere aggredito. Questa parte mi è piaciuta molto perché sottolinea,quasi con comicità, la differenza comportamentale tra lui e il suo compare soldato Chon(Taylor Kitsch): entrambi fanno parte di un business illecito e spesso ci si trova ad affrontarlo in maniera altrettanto illecita, dove non c'é spazio per le esitazioni e la diplomazia.

Un altro momento degno di nota è l'umanità che emerge dal cuore della dispotica Elena(Salma Hayek). Infatti,una sera,invita il suo ostaggio a cenare con lei, probabilmente perché vittima della solitudine. Qui abbiamo il piacere di vedere due mondi incontrarsi, quello cinico e imbruttito della “Reina” e quello raggiante e felice di Ofelia. Le due si scambiano opinioni sulla vita ,spesso anche senza mezzi termini, e questo contribuisce a mantenere alta la tensione in una situazione parecchio delicata.

Inoltre, si imprime nella mente degli spettatori la crudeltà del vice della donna, Lado(Benicio Del Toro), che in una delle varie scene di violenza del film,tortura con inenarrabile cattiveria un suo collaboratore. Quest'ultimo era stato sospettato di aver tradito la sua organizzazione e ne subisce le conseguenze: la bestialità con cui agisce il suo carnefice- prima lo ricopre di frustate e poi gli da' fuoco- sono davvero impossibili da dimenticare.

Infine, una delle cose che mi hanno più colpito è stata la scelta del contrasto tra possibili finali: uno,molto drammatico e cruento, immaginato dalla narratrice e l'effettivo,forse più a lieto fine, ma che fa' anche riflettere. Entrambe le alternative sono ricche di momenti epici: in una, i tre amanti si suicidano,perché gravemente feriti durante una sparatoria per il rilascio di Ofelia, in modo da non separarsi mai. Nell'altra invece, si ha il trionfo del poliziotto corrotto Dennis (John Travolta) amico sia di Lado che dei due spacciatori, che emerge come eroe nazionale per essere riuscito a incastrare i trafficanti. Tutto ciò unito dal racconto di Ofelia, che ironicamente commenta che la vita è imprevedibile e a volte regala una seconda possibilità ( a TUTTI!). Scelta azzeccata, infatti sono mantenuti in vita gli amati protagonisti,che si salvano da una fine forse esagerata e inadatta al genere. Ciò,unito alla complessità della trama, rende il film assolutamente memorabile.