Death Parade e gli anime simili: horror, thriller e mondo dell’aldilà.
Cosa accade dopo la morte? Chi decide tra bene e male? Chi ascolta le ultime parole prima del momento fatidico? A questa domande, Death Parade risponde solo in parte, con un protagonista che sotto le sembianze di un normale barista, decide il destino delle anime che hanno lasciato la Terra nello stesso istante.
Dello stesso genere, ipotizzando su una vita dopo la morte, sono i tre anime “Hell Girl”, “Shi Ki” e “Shigofumi”.
1. Hell Girl – La ragazza dell’inferno. Jigoku tsushin – Linea diretta per l’inferno è un sito al quale si ci può collegare soltanto a mezzanotte. Dopo aver scritto nella home-page il nome della persona odiata, la Jigoku shojo (ragazza dell’inferno) consegna agli utenti una bambola di paglia. Tirando il nastrino rosso che il “giocattolo” ha al collo, la persona odiata verrà spedita all’inferno, e la vendetta compiuta. Ma nessuno esce immune dal Jigoku, usare la bambola vuol dire stipulare un patto, venire marchiati ed essere destinati in ogni caso all’inferno.
2. Shi Ki – Il demone cadavere. Il significato dei kanji che compongono il titolo dell’anime di Fuyumi Ono, è “Spiriti (Ki) dei morti (shi)”, un chiaro riferimento alle apparizioni che infestano Sotoba, un paese di montagna nel quale i morti vengono ancora tumulati. Shiki però è anche il nome del personaggio - che dopo essere tornato in vita, non viene considerato un fantasma, avendo un corpo, né tantomeno uno zombie, provando ancora sentimenti umani - di uno dei racconti si Seishin Muroi, monaco del villaggio e celebre scrittore di romanzi. Muroi e Ozaki Toshio indagheranno sulla serie di morti improvvise nella piccola Sotoba, coincidenti all’arrivo della famiglia Kirishiki, le persone particolarmente inquietanti che hanno preso possesso del castello in stile occidentale sulla collina più alta del paese. Il monaco e il dottor Toshio, arriveranno ad una inquietante verità che scatenerà l’ira degli abitanti di Sotoba.
3. Shigofumi: Stories of Last Letter – Le porta-lettere di Ryo Amamiya non sono comuni, Fumika e la sua aiutante Kanaka, non consegnano semplice posta, le loro lettere contengono tutte le parole che le persone non sono state capaci di pronunciare in vita. Parole d’amore, odio, risentimento, felicità… le shigofumi dicono di tutto e rivelano tutto, anche le verità scomode, destinate a chi è ancora in vita. Diventando quasi un tramite tra l’aldilà e il mondo dei vivi, le due ragazze svolgono il loro “servizio postale”, continuando ad esitere in una realtà parallela, lo Shigo. Come tutti i postini di shigofumi la chiassosa Kanaka non invecchia, mantenendo le sembianze e l’età di quando è deceduta. Per Fumiko invece, il tempo scorre in maniera normale, come se fosse ancora in vita…