Da quando se n’è andato, nel 2001, la sua voce ha lasciato un enorme vuoto nell’intero panorama artistico, e non solo cinematografico, italiano.
Ferruccio Amendola, nato in una famiglia di attori e padre dell’attore Claudio, è stato senza nessuna ombra di dubbio tra i doppiatori più riconosciuti, riconoscibili e amati di sempre.
La sua, infatti, è stata da sempre la voce di Robert De Niro, Sylvester Stallone, Dustin Hoffman e Al Pacino, solo per citarne qualcuno.
È considerato uno dei decani del cinema e del doppiaggio italiano, proprio per il fatto di aver prestato la voce a pellicole che sono poi diventate pietre miliari della storia del cinema.
Da ricordare inoltre i suoi doppiaggi per l’attore Tomas Milian, come anche per Peter Falk (l’indimenticato Ispettore Colombo), Gérard Depardieu, Walter Matthau, Harvey Keitel, Clint Eastwood, Peter Fonda, Ben Gazzara, Bill Cosby.
Ha lavorato come doppiatore non solo per il cinema, ma anche in film per il piccolo schermo, film d’animazione e cartoni animati.
A testimonianza della sua grandezza artistica, a lui è stata dedicata una biografia nel libro “Le voci del tempo perduto”, testo a carattere divulgativo sul doppiaggio realizzato dallo storico Gerardo Di Cola.