Battute migliori Non ci resta che piangere

"Non ci resta che piangere" è un divertente film interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi: ecco alcune delle battute più celebri

"Non ci resta che piangere" è uno dei film comici più indimenticabili della storia del cinema italiano. Scritto ed interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi nel 1984,  che quell'anno fu campione di incassi.

La storia surreale narra di Mario e Saverio, rispettivamente bidello ed insegnante, che una sera perdono la strada per il ritorno a casa, mentre sono in macchina. Vagabondando, finiscono in un luogo sconosciuto: presto si accorgono di essere stati catapultati indietro nel tempo, e faranno tanti incontri straordinari, come ad esempio quello con Leonardo Da Vinci.

Questo film è diventato mitico anche per molte delle battute e delle gag che vengono improvvisate dai due comici. Ad esempio, tutti ricorderanno la scena in cui Mario e Saverio devono passare la dogana, e il doganiere continua a ripetere ossessivamente "Un fiorino!", che è la moneta dovuta. Mario, ad un predicatore che gli dice con voce altisonante "Ricordati che devi morire!", pieno di buona volontà promette "Mo me lo segno".

Indimenticabile la scena in cui Saverio cerca di insegnare a Leonardo Da Vinci a giocare a tresette; e quando lo incontra, per dimostrare di essere uno scienziato con vaste conoscenze, gli chiede "Ma 9 per 9, farà 81?".

Nella scena finale, in cui Leonardo ha “messo su“ la nuova invenzione, il treno, dietro idea fornita da Mario e Saverio, promette che divideranno in parti uguali "33, 33 e 33!".