Birdman trama breve

Candidato a sette Golden Globe, la nuova commedia dark di Alejandro González Iñárritu sarà nelle sale italiane dal prossimo 5 febbraio

Riggan Thomson (Michael Keaton) è un attore di Hollywood oramai in declino. Nei suoi anni d'oro ha interpretato il ruolo del supereroe Birdman. Più di venti anni dopo vuole riportare la sua carriera alla ribalta scrivendo, dirigendo e  recitando in uno spettacolo, adattamento del racconto di Raymond Carver Di cosa parliamo quando parliamo d'amore. 

Lo spettacolo è prodotto dal migliore amico di Riggan, Jake (Zach Galifianakis); partecipano come attori l'ex fidanzata di Riggan, Laura (Andrea Riseborough), l'attirice Lesley (Naomi Watts), per la prima volta a Broadway e Mike (Edward Norton). Sam, figlia di Riggan (Emma Stone) appena uscita dalla disintossicazione, dà una mano come  assistente. L'impresa risulta più complicata del previsto. La ricerca di riscatto di Riggan ha infatti come principale antagonista Birdman; ogni volta che Riggan cerca di trovare equilibrio e energie positive la voce di Birdman si prende gioco dei suoi tentativi di riscatto e gli ripropone la dorata via del blockbuster. 

Riggan legge nelle recensioni che Mike gli ha intenzionalmente rubato i riflettori. Vuole disperatamente diventare importante, ma le prime recensioni non alimentano il suo ego. La paura di passare in secondo piano si acuisce in seguito a un confronto emotivo con la figlia Sam, durante il quale lei gli dice che lui, come il resto del mondo, non ha nessuna importanza e dovrebbe farsene una ragione. Anche Thabita, una critica teatrale molto influente incontrata per caso, gli confessa di non riuscire a sopportare i divi di Hollywood che tentano di spacciarsi come veri attori: ha intenzione, infatti, di scrivere una pungente recensione all'unico fine di distruggere lo spettacolo.

La sera della prima, l'interpretazione non è mai stata così impeccabile. Riggan, anziché utilizzare la pistola di scena, usa una pistola vera. Si spara in testa davanti al pubblico ottenendo una standing ovation.

Riggan vive un momento che attraversano molti attori, quell'ossessivo voler uscire dai ruoli che li hanno resi celebri e con cui il pubblico inevitabilmente li identifica. L'ex supererore vivrà l'ossessione di (di)mostrarsi bravo se e solo se interpreterà un ruolo che si distacca totalmente dal suo. In questa marea di stimoli, immersi in un'atmosfera resa magica dagli effetti speciali, lo spettatore si troverà davanti non a uno ma a ben tre finali.