Ritorna al cinema il capitano più amato della Marvel Comics, con il nuovo capitolo della saga di Captain America. In questo episodio gli Avengers si troveranno divisi in due fazioni, l’una capitanata da Steve Rogers, l’altra da Iron Man.
A seguito dell’epilogo avvenuto con Avengers: Age of Ultron, i vendicatori si trovano a un faccia a faccia con gli stati nazionali. Infatti, a seguito della battaglia di Sokovia, per un fatale errore dei vendicatori, vengono uccisi diversi volontari del Wakanda, aumentando in questo modo la sfiducia della comunità internazionale nei confronti dei vendicatori.
Gli Stati Uniti d’America, con gli accordi di Sokovia, chiedono agli eroi di agire sotto il comando degli stati sovrani e di smettere di essere indipendenti. La squadra, tuttavia, si divide a metà: da una parte c’è Tony Stark, che sostiene la necessità di una supervisione esterna in quanto si sente in colpa per aver creato Ultron e per la responsabilità della distruzione di Sokovia; dall’altra parte, invece, Rogers ritiene che gli Avengers debbano essere liberi di decidere secondo la propria volontà quando intervenire, senza essere sottoposti al controllo di nessuno.
Per evitare di spaccare la squadra a metà, l’agente Romanoff si reca personalmente a Vienna per la ratifica degli accordi di Sokovia, ma durante la conferenza accade un imprevisto: il re T’Chaka del Wakanda viene ucciso da una bomba. Dalle telecamere si sicurezza viene rivelato che l’attentatore è Bucky, alias il Soldato d’Inverno ed ex migliore amico di Rogers.
Rogers, convinto di poter salvare e redimere l’amico, si mette sulle tracce di Bucky e lo trova a Bucarest, ma Rogers, Romanoff, Wilson (alias Falcon) e T’Challa, figlio del re del Wakanda ucciso, vengono arrestati.
Bucky, incarcerato a Berlino, riceve la visita del colonnello Helmut Zemo, che condiziona mentalmente il Soldato d’Inverno ripetendo la specifica combinazione di parole per scatenare la sua furia.
Bucky una volta rinsavito, rivela al capitano che il piano del perfido colonnello Zemo è quello di risvegliare altri soldati d’inverno intrappolati in un sonno criogenico presso una base militare in Siberia. Rogers allora decide di reclutare Wanda, Occhio di Falco e Scott Lang (alias Ant-Man) e di fermare Zemo.
Stark, leader della fazione opposta e fervo sostenitore del fatto che gli Avengers debbano essere controllati e sottoposti alle autorità nazionali, si dirige con la sua squadra, composta da Natasha, T’Challa, James Rhodes, Visione e un giovanissimo Spiderman, all’aeroporto di Lipsia-Halle per fermare il capitano. In tale contesto avviene un duro scontro tra i vendicatori delle due fazioni.
Natasha, capendo le intenzioni di Rogers e che il vero responsabile degli attentati è Zemo, decide di lasciare fuggire Bucky e il capitano. Iron man, a seguito della rivelazione di Vedova Nera, decide di raggiungerli in Siberia e di stringere una tregua con loro, senza accorgersi di essere stato seguito di T’Challa che vuole vendetta per la morte del padre ad opera dello stesso soldato d’inverno.
Gli eventi precipitano: Zemo infatti confessa di aver ucciso tutti i soldati d’inverno perché in cerca di vendetta per la morte della sua famiglia durante la battaglia di Sokovia.
Zemo, tuttavia, mostra un filmato dove viene rivelato che le persone uccise da Barnes nel 1991 sono proprio i genitori di Tony, Howard e Maria Stark.
In questo modo Zemo è quindi riuscito nel suo intento: mettere gli Avengers uno contro l’altro.