C'era una volta in America fa parte di un trittico di film sul continente americano e rappresenta l’ultimo capolavoro di Sergio Leone e un cult del cinema mondiale.
È un film basato su flash-back e su fatti del presente che si alternano in un arco temporale di quarant’anni nell’America del secolo scorso. Il protagonista è David "Noodles" Aaronson – interpretato da Robert De Niro -, un gangster che ripercorre la sua storia e quella di una New York povera e malfamata attraverso la tecnica del ricordo e del déjà vu.
Con lui viaggiano in questo mondo infernale altri reietti, come il giovane Max Bercovicz, interpretato dall’attore James Woods. Anche l’unica figura femminile della band di piccoli manigoldi, la piccola Deborah Gelly, interpretata dalla giovane Jennifer Connelly e poi, nella maturità, da Elizabeth McGovern, diventerà una donna senza scrupoli. Bugsy – interpretato da James Russo – è il rivale della band fondata in età matura da Noodles e Max, e con la sua uccisione lo stesso Noodles pagherà con il carcere. Il contesto in cui si muovono i protagonisti è quello dei periodi più bui della storia d’America: il proibizionismo, le lotte operaie, le rapine miliardarie - Frankie Monaldi è un boss che commissiona furti di diamanti allo stesso Noodles, ed è interpretato da Joe Pesci – e, immancabilmente, la corruzione politica. Il film termina con la morte di Max che, diventato un potente senatore, si uccide: la sua fine dimostra la fine di un’epoca che, nel bene e nel male, riservava anche dei valori.