“The danish girl” (2015) si direbbe un film dei nostri giorni se non fosse che è una storia di transessualità realmente avvenuta nei primi anni del Novecento.
La storia narra di una coppia di artisti pittori della Danimarca anni ’20 che improvvisa uno strano gioco di travestimenti con cui il giovane ed efebico marito - Einar Wegener (Eddie Redmayne) – si trasforma in una modella - Lili Elbe – e si presenta così nei salotti della ricca e morigerata Copenaghen. Ma dopo un po’ il gioco diventa realtà: il bel Einar sente di essere più portato a vivere nei panni di Lili, e così si trasforma giorno dopo giorno in una donna accettando anche interventi chirurgici che “la” porteranno alla morte. Nella storia compare anche l’intrigante Rasmussen (Adrian Shiller) nei panni di un gallerista di opere, nonché impresario di quadri a livello internazionale, tra cui la mitica piazza di Parigi, dove i due coniugi – Einar e la moglie Gerda Wegener (Alicia Vikander) – verranno da lui presentati alla Etienne Dufour Gallery. Qui i due pittori hanno l’occasione di esporre quei nudi impenetrabili, ma tanto richiesti, della misteriosa Lili. Una storia vera, di amore e di dolore, ma anche di attrazione e fascinazione, come quella che spinge l’arguto Rasmussen a rendere gloria ad un’immagine che la società, invece, respinge.