Una storia romantica, dal finale inevitabilmente doloroso, che spinge il telespettatore per un momento oltre il muro del reale, in un luogo dove è necessario porsi qualche domanda in più.
William Parrish (Anthony Hopkins) è il protagonista di questo racconto romantico, nel quale proprio lui, l’uomo dall’incredibile successo che “non deve nulla al mondo, se non a sé stesso”, si trova a fare i conti con uno strano ed eccentrico visitatore, la Morte, interpretata dal fascinoso Brad Pitt. Sebbene non vecchio, Parrish è stato reclamato dalla Morte e allora vede rivoltarsi contro la medesima filosofia nella quale aveva sempre creduto ostinatamente e l’amore in particolare, spiattellatogli in faccia da una Morte goffa e inesperta di questioni umane come i sentimenti, la cui permanenza sembra dipendere dalla bravura di Parrish nel mantenere alto il suo interessamento proprio per le tematiche a lei così estranee.
Hopkins, messo al corrente dell’imminente fine della propria vita, cercherà accanto al gelido Brad Pitt di congedarsi dal mondo senza pesi sulla coscienza, trascorrendo gli ultimi istanti in compagnia della figlia a lui più affezionata, Susan (Claire Forlani), di cui la Morte s’innamorerà inevitabilmente, riconoscendo proprio nel dolore della perdita tipicamente umana, il senso della nostra vita fugace e fragile.